Cuneo – Il passaggio al nuovo anno si conferma un momento di bilancio anche per il mondo agricolo e per le sue organizzazioni, nonostante l’appuntamento di novembre con San Martino faccia scattare per tradizione l’inizio dell’annata agraria, con la nuova “campagna”.
Nei giorni scorsi si sono riuniti gli oltre 400 allevatori-produttori del gruppo Compral, che unisce in un accordo di rete le cooperative Compral Latte e Compral Carni. Queste due realtà, sempre più leader nella produzione agroalimentare della Granda, hanno affrontato un 2022 per molti versi complicato, tra aumenti delle materie prime, rincari energetici, mercati sotto pressione. E lo hanno fatto con la forza di una struttura organizzata e di una crescente capacità di concentrazione dell’offerta, in un percorso di contrasto alla crisi che ha permesso di confermare un ruolo da leader nei settori di competenza, latte e carne.
Il risultato economico è un fatturato che raggiunge i 150 milioni di euro (nel 2020 il consuntivo era di poco superiore agli 80 milioni).
“Il nostro gruppo – spiega il direttore Bartolomeo Bovetti, già storico direttore dell’Apa Associazione provinciale allevatori, nel cui ambito è nata Compral – prosegue la sua marcia positiva rispettando i programmi e gli obiettivi. E sotto il tetto di una casa comune, forti anche della stretta collaborazione con l’Arap perno del sistema, continuiamo a lavorare per uno sviluppo equilibrato e costante, che tiene conto della sostenibilità nei nuovi scenari di salvaguardia ambientale, ottimizzando le buone pratiche di allevamento e di produzione”.
Per quanto riguarda Compral Latte, il presidente Raffaele Tortalla guarda con soddisfazione al consolidamento della filiera con Inalpi e Ferrero: “In vista della seconda torre del latte prossima all’ultimazione nello stabilimento di Moretta – spiega -, la cooperativa è pronta a raccogliere la sfida di portare il livello produttivo quotidiano verso gli 11.000 quintali richiesti. I soci storici sono motivati e abbiamo la fila che preme per entrare in Compral. Le misure messe in atto in questo anno difficile, hanno garantito una corretta remunerazione degli allevatori e il pieno adeguamento agli standard di qualità richiesti da Inalpi che trasforma e da Ferrero principale destinataria del prodotto”.
Sul fronte invece della commercializzazione delle carni conta sempre più l’aggregazione dell’offerta, su un mercato volubile e imprevedibile, che ha consentito di reggere l’urto di prezzi ballerini. “Come protagonisti sulla scena della carne di razza Piemontese – fa notare Roberto Chialva, presidente Compral Carni – siamo consapevoli dell’importanza di esserci dotati anni fa di un laboratorio nostro e di una rete commerciale che sa tenere il punto, fra costi e ricavi, mirando sempre a fornire il miglior prodotto rispetto alle aumentate richieste di sicurezza alimentare e di qualità da parte dei consumatori. In linea con i volumi previsti nell’anno in corso abbiamo registrato un leggero incremento. La certificazione Coalvi è un punto di forza, anche in termini di promozione. Ora dobbiamo prepararci a valorizzare l’Igp assegnata al Vitellone della coscia: quando il marchio sarà a regime la domanda arriverà, anche dall’estero”.