Cuneo – Torna a far capolino anche l’idea del Beaubourg sul pizzo di Cuneo, nell’area all’ingresso della città da piazza Torino intorno alla palazzina ex Italgas. L’idea di realizzare un centro cittadino di arte e cultura, sull’esempio di quello costruito a Parigi e con tutte le proporzioni del caso, era stata promossa e sostenuta in passato dallo storico assessore alla cultura, Nello Streri, ma non è mai diventata realtà e nel corso degli anni è scivolata dalla lista delle priorità, fino ad essere abbandonata.
Nel tempo si sono poi rincorse altre idee e ipotesi, dall’auditorium al parcheggio multipiano fino alla sede di uffici comunali (come il comando della polizia municipale), poi accantonate in attesa dell’effettivo ritorno dell’edificio ex Italgas nelle disponibilità del Comune, avvenuto nei mesi scorsi. In ogni caso, il punto di partenza di qualsiasi intervento dovrà passare dal recupero dell’edificio, al momento in parte riadattato a magazzino comunale, che necessita di interventi importanti di messa a norma dal punto di vista impiantistico e strutturale.
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Abbonati qui“Secondo me – ha detto il consigliere di minoranza – quello è il posto più bello, caratteristico, suggestivo e panoramico di Cuneo, con una superficie disponibile importante, di 9.600 metri quadrati di proprietà comunale”.
Armellini ha riproposto l’idea di un “Beaubourg” cuneese, realizzabile “senza stravolgere nulla e senza consumare suolo: si tratta di sfruttarlo meglio, iniziando dal recupero della palazzina ex Italgas. Cuneo necessita di progetti che possano offrire alla città nuovi contenitori per attività culturali all’altezza del suo status di capoluogo. La superficie circostante è molto ampia e di straordinaria potenzialità”.
Il consigliere ha proposto di valutare la possibilità di “creare un centro all’insegna della multidisciplinarietà, dedicato in particolare all’arte moderna, al design, all’architettura, alle attività musicali, cinematografiche e audio-visive. La giunta dovrebbe farsi carico di intraprendere tutte le possibili iniziative per captare i finanziamenti a livello locale, nazionale, europeo. È un’occasione da non sprecare, il pizzo di Cuneo è un biglietto da visita. Iniziamo a pensarci, se ci impegniamo forse possiamo farlo prima dell’Asti-Cuneo”.
Proposta sostenuta da altri consiglieri di minoranza, come Giuseppe Lauria (“Nello Streri su questo punto ha sempre avuto le idee chiare. La proposta merita di essere approfondita”) e Ugo Sturlese (“È opportuno questo richiamo: quella è una zona che richiede una valorizzazione. Bisogna però prima avere un piano generale dei contenitori culturali di Cuneo”.
L’assessore a Patrimonio e Urbanistica, Alessandro Spedale, ha aperto al confronto sulla riqualificazione dell’area: “Da pochi mesi abbiamo la disponibilità completa di quell’edificio e per i prossimi anni abbiamo la possibilità di guardare ai fondi europei 2021-2027. È presto per dire quale potrà essere la destinazione di quell’area, ma certamente dobbiamo lavorare insieme per farla vivere: da parte nostra c’è l’attenzione e la voglia di mettersi in gioco”.
Enrico Giaccone