Cuneo – L’intenzione di estendere il provvedimento che rende obbligatorio l’uso delle gomme da neve e dei dispositivi adeguati su tutte le strade provinciali, e non solo su quelle finora indicate dalla segnaletica stradale, e di riferire al Prefetto e alle forze dell’ordine preposte ai controlli quanto emerso del corso dell’incontro, chiedendo e suggerendo soluzioni concrete che coinvolgano anche le società autostradali, l’Anas e le associazioni degli autotrasportatori per evitare il ripetersi dei disagi.
Con questi impegni si è concluso l’incontro tra il presidente della Provincia, Luca Robaldo, e le circa 200 ditte appaltatrici del servizio sgombero neve, avvenuto venerdì 23 dicembre a Cuneo per fare il punto della situazione nel dopo emergenza. È la prima volta che questo succede e l’iniziativa, oltre ad essere stata molto apprezzata dalle ditte, ha permesso di far emergere le proposte degli operatori per cercare di migliorare il servizio e di conseguenza la sicurezza stradale (foto Ufficio stampa della Provincia).
“Conosciamo bene le condizioni difficili in cui operate durante le nevicate e i tanti problemi che dovete affrontare – ha esordito Luca Robaldo – Lo abbiamo verificato anche durante la prima nevicata dell’anno il 15 dicembre con i nostri capi cantonieri e cantonieri provinciali che hanno lavorato al vostro fianco. Possiamo dirvi grazie e rinnovare l’impegno a migliorare sempre di più. Siamo qui oggi per vedere insieme come fare meglio in condizioni di emergenza neve, considerato che i maggiori problemi si sono verificati quasi solo in pianura laddove i mezzi pesanti sono stati deviati dall’autostrada sulla viabilità provinciale. Alcuni di essi erano sprovvisti delle dotazioni antineve ed hanno creato ingorghi e blocchi stradali”.
Mezzi pesanti, catene, sale di salgemma e allerta meteo. Gli intervenuti hanno sottolineato il problema dei mezzi pesanti intraversati per la mancanza di catene e gomme adeguate, ma si è parlato anche di rami e alberi come ostacoli al passaggio dei mezzi spazzaneve, delle condizioni delle strade che non permettono la rimozione perfetta di ghiaccio e neve, del notevole movimento di auto e mezzi pesanti e dell’inesperienza di alcuni automobilisti nel montaggio delle catene, del sale marino che potrebbe essere sostituito con il salgemma più efficace, del sistema di allerta meteo Arpa che deve essere equiparato a quello utilizzato dalle società autostradali.
In montagna meglio che in pianura. Il consigliere provinciale delegato Silvano Dovetta è intervenuto per sottolineare come in montagna, dove c’è meno traffico e forse gli abitanti sono più abituati a gestire le nevicate, sia andato tutto bene, mentre i maggiori problemi si sono registrati in pianura sui percorsi alternativi all’autostrada.