Cuneo – Tra i disagi causati dalla nevicata di ieri (giovedì 15 dicembre) e dalla gestione dei servizi di spazzamento sulle strade, ecco una testimonianza significativa del caos che si è registrato negli spostamenti sulla viabilità della Granda.
“Ieri – scrive Livio Daniele – ho avuto la sventurata idea di recarmi ad Alba per motivi di lavoro. Pur guardando le previsioni del tempo che davano neve nel pomeriggio, ho ipotizzato che la nostra provincia, che continua ad essere definita montana, fosse attrezzata a gestire una precipitazione invernale, ma evidentemente gli ultimi anni di poche nevicate hanno fatto dimenticare a tutti noi (in particolare ai nostri amministratori) lo stato delle nostre strade e dei nostri servizi. Risultato, partito alle ore 19.00 da Alba per fare ritorno a casa, sono arrivato alle 22.00 alla rotonda di Pollenzo, e alle 23.15 a Cuneo. Tre ore per fare 13 chilometri (come a piedi…) e quattro ore e un quarto per farne circa 60 km. La colpa: principalmente i TIR che sulla strada che tra l’altro porta anche all’ospedale di Verduno, riempivano l’intera carreggiata, in alcuni casi impantanandosi. Ma la cosa più preoccupante è che in questi 13 chilometri, sono stato sorpassato (il verbo dà l’idea della velocità ma le assicuro che così non era..) da ben 8 ambulanze con le sirene accese, che zigzagando tra un mezzo e l’altro tentavano disperatamente di raggiungere velocemente (ma con scarsi risultati), l’ospedale Michele Ferrero, ottimo per la posizione panoramica d’estate, ma privo di qualunque viabilità adatta ad un luogo di soccorso. In particolare un’ambulanza è rimasta dietro di me con le sirene spiegate per 8 lunghi minuti, semplicemente perché davanti c’erano due tir affiancati che impedivano qualunque passaggio. Spero vivamente che le persone a bordo se la siano cavata, ma ringrazio di abitare a Cuneo e di non dover usufruire di quell’ospedale, che sarà anche all’avanguardia, ma veramente difficile da raggiungere in caso di urgenze. Dimenticavo: nelle oltre quattro ore non pervenuti né spazzanevi, né mezzi spargisale, né pattuglie delle forze dell’ordine a regolare il traffico…”.