Cuneo – Il viceprefetto, Francesco D’Angelo, è stato nominato commissario prefettizio di Vezza d’Alba, in seguito agli arresti domiciliari del sindaco, Carla Bonino, e del vice sindaco, Giuseppe Steffanino avvenuto nella giornata di ieri, mercoledì 14 dicembre. La prefetto, Fabrizia Triolo, ha adottato il provvedimento dichiarativo di sospensione delle cariche dei due amministratori comunali e ha proceduto alla contestuale nomina del commissario.
Le indagini erano scattate dopo una perquisizione, nel luglio dello scorso anno negli uffici comunali di Vezza d’Alba e Montaldo Roero, oltre alla sede legale dell’Unione collinare dei Comuni del Roero, a Santo Stefano Roero (il paese il cui ex sindaco Renato Maiolo era stato arrestato nell’operazione “Feudo”). Sono emerse, secondo quanto riferito dalle Fiamme Gialle, “molteplici condotte illecite in capo ai soggetti colpiti dalla misura cautelare, indiziati a vario titolo dei reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, truffa aggravata ai danni dello Stato, turbativa d’asta, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”.
Risvolti penali di una “gestione allegra” delle finanze e delle procedure nel governo del territorio e dei suoi enti, che hanno portato agli arresti domiciliari per otto persone, tra cui i due sindaci dei Comuni appunto di Vezza d’Alba e Montaldo Roero (Carla Bonino, classe 1951, e Fulvio Coraglia, classe 1970), oltre a funzionari comunali di Vezza e professionisti e imprenditori coinvolti. È stato disposto anche il sequestro di beni e valori per oltre un milione e mezzo di euro. Nella mattinata di ieri (mercoledì 14 dicembre) 40 militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Cuneo hanno eseguito le ordinanze di misure cautelari disposte dal tribunale di Asti nei confronti di 14 persone tra funzionari pubblici, professionisti e imprenditori.