“Ho imparato che il mondo non si salva con grandi gesti messianici, ma accumulando atti gentili, delicati, quasi invisibili, atti di compassione quotidiana”.
A parlare è Chris Abani, poeta e scrittore nigeriano, classe 1966, finito in carcere a 18 anni perché il suo primo romanzo era troppo allusivo alla dittatura che teneva in pugno la Nigeria. Per aver detto no al regime è stato quattro volte nel braccio della morte. Ha conosciuto l’orrore
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