Cuneo – Il debito maturato dal concessionario della tettoia Vinaj nei confronti del Comune per canoni e oneri non pagati ammonta a circa 614.000 euro, al netto degli interessi da calcolare. La vertenza si trascina da diversi anni ed è già approdata in tribunale con il contenzioso aperto dal Comune nel 2021 e la prossima udienza fissata al 7 giugno 2023.
Nell’attesa degli sviluppi giudiziari, lunedì sera la questione è tornata in consiglio comunale con l’interpellanza presentata da Giancarlo Boselli per chiedere un quadro preciso del debito accumulato dalla Tettoia Vinaj srl, la società subentrata alla Consital nella concessione in gestione dell’edificio di proprietà comunale ristrutturato nel 2015. La struttura è poi stata concessa in locazione dalla stessa società all’Open Baladin, del tutto estraneo alla vicenda.
Il contenzioso
Il nodo del contendere riguarda i pagamenti arretrati del canone annuo a favore del Comune da parte del privato, pari a 30.000 euro fino al terzo anno, 48.219 per i successivi cinque anni e 63.266 dal decimo anno in poi, al netto dell’Iva. Il Comune chiede inoltre il pagamento degli oneri non pagati e la restituzione dell’immobile.
“È una vicenda che va in atto da molto tempo, questa è l’occasione per fare chiarezza”, ha sottolineato Boselli, che ha chiesto di sapere chi sono “i titolari della società debitrice o della eventuale catena di controllo della stessa, e se gli stessi abbiano rapporti diretti o indiretti in entità riconducibili al Comune di Cuneo o da esso partecipate o che vedano la partecipazione del sindaco Manassero o di suoi rappresentati”.
Richiesta sostenuta anche dai consiglieri Giuseppe Lauria e da Ugo Sturlese, che negli anni scorsi hanno sollevato la questione in più occasioni con richieste e interpellanze.
Canoni, oneri e interessi
In risposta l’assessore al Bilancio, Valter Fantino, ha fatto il punto della situazione: “Dal 2021 è in atto un contenzioso con la prossima udienza fissata al 7 giugno 2023: abbiamo chiesto di anticipare il termine e siamo in attesa. L’ammontare dei canoni insoluti è pari a 323.470,61 euro, mentre gli interessi saranno calcolati al momento della risoluzione della vertenza. A questa cifra si somma il credito per gli oneri di monetizzazione dei parcheggi, pari a 291.215 euro, oltre a interessi maturati e maturandi sino alla data del pagamento”.
Per quanto riguarda i titolari della società, Fantino ha spiegato: “Il debitore citato in giudizio è Tettoia Vinaj srl con amministratore unico Dario Dalmasso e socio unico la Dama Sas di Dalmasso Dario e C., di cui Dario Dalmasso è socio accomandatario. Socio accomandante è Vanda Manfredi, che è anche nel direttivo di Cuneo Illuminata. Non risultato agli atti del Comune situazioni di conflitto d’interessi tra i titolari effettivi della società debitrice e il Comune di Cuneo”.
La risposta non ha placato le polemiche: “Vanda Manfredi – ha sottolineato Boselli – è la tesoriera di Cuneo Illuminata, associazione presieduta dalla sindaca Manassero. Se fossi stato il sindaco avrei valutato l’opportunità di una situazione simile”.
Chiamata in causa, la sindaca Patrizia Manassero ha precisato: “In quanto socia accomandante della società Dama, la signora Manfredi risponde per quel debito per l’entità del capitale sociale emesso, cioè per 1.000 euro. A norma di diritto questa è la situazione: rispetto alla questione dell’opportunità, stiamo lavorando”.
L’ultima replica, nel botta e risposta, è spettata a Boselli: “La situazione è talmente imbarazzante, e la sindaca talmente imbarazzata, che non c’è molto da aggiungere. Invito il sindaco a mettere in atto provvedimenti conseguenti”.