Cuneo – La necessità di una ristrutturazione dello stadio Paschiero è sotto gli occhi di tutti, da tempo, e lunedì sera la questione è tornata in consiglio comunale con un’interpellanza presentata da Massimo Garnero (Fratelli d’Italia):“Adesso che finalmente abbiamo una società calcistica sana e seria è giusto dargli una casa adeguata – ha sottolineato il consigliere di opposizione – Lo stadio è fatiscente, il Comune è il proprietario e deve farsi carico di trovare le risorse e fare in modo che chi viene a Cuneo a vedere la partita guardi il campo e non in alto per paura che gli cada qualcosa in testa”. Garnero ha chiesto alla giunta “quando sarà possibile pensare a una ristrutturazione adeguata”.
Richiesta sostenuta anche da Franco Civallero (“Diamoci da fare”), Giuseppe Lauria (“È necessario coinvolgere la società che gestirà lo stadio”) e da Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia) che ha ricordato anche l’intenzione dei tifosi di allestire una sorta di museo sportivo all’interno dello stadio.
L’ostacolo è rappresentato dalla necessità di reperire risorse che al momento nel bilancio comunale non ci sono, come ha ribadito l’assessore allo Sport, Valter Fantino: “È evidente che ritengo che qualcosa si debba fare su questo stadio, ma allo stesso tempo non dobbiamo vendere fumo: per l’Eccellenza (in cui milita il Cuneo ndr) e la Serie D questo stadio è un lusso. Queste categorie le regge ancora bene: non dimentichiamo che è stato adeguato nel 2011 e nel 2012 per la Serie C (all’epoca C2 e C1), anche per quanto possibile per gli spogliatoi. A chi protesta per le docce, dico che non è necessario stare sotto la doccia per ore dopo la partita”.
Per eventuali interventi, Fantino ha spiegato: “Se poi devo dire come la penso, ritengo che la parte più brutta sia quella su corso Monviso, su cui dal 1938 ad oggi sono stati effettuati solo piccoli interventi. Quella tribuna dovrebbe essere rasa al suolo e ricostruita da zero con criteri moderni, ma è evidente che oggi il bilancio non ci consente un intervento di questo genere. Dovremo fare un ragionamento di prospettiva con la società calcistica, che recentemente ha già fatto investimenti importanti e molto funzionali sulla struttura di allenamento. Dal prossimo anno cominceremo ad affrontare più approfonditamente tutti i discorsi”.