Cuneo – Inaugurerà lunedì 28 novembre nelle sale della Biblioteca dell’Università di Costanza, in Germania, la mostra “Beyond the border”, frutto del progetto di lungo periodo del fotografo Luca Prestia e del sociolinguista Federico Faloppa. Grazie al supporto dell’università di Reading (UK), in cui Faloppa è docente, e del network europeo MultiMind, dal 2017 i due autori cuneesi lavorano sulla tematica dei segni lasciati sui confini europei da chi cerca di raggiungere il nostro continente, in una prospettiva che tenta una lettura del fenomeno migratorio volutamente non mainstream: l’intento è infatti restituire ciò che accade sui territori frontalieri focalizzando l’attenzione su particolari all’apparenza minimi, ma fondamentali nell’esistenza quotidiana delle persone che percorrono – quasi sempre a piedi, o dopo estenuanti viaggi in mare per chi proviene dal Nord Africa – spazi enormi in tempi dilatati, in compagnia di fame, freddo, sofferenza, violenza fisica e psicologica e, spesso, morte.
Attraverso lo strumento fotografico e l’approccio analitico proprio del sociolinguista, il progetto intende interrogarsi sui molteplici aspetti e significati del migrare, dello spostarsi per le ragioni più diverse ma tutte finalizzate al miglioramento della propria esistenza, e lo fa concentrandosi sugli oggetti di uso quotidiano e sui numerosi segni presenti in abbondanza nei luoghi di transito – perlopiù sentieri boschivi, strade secondarie, campi di raccolta temporanea per i profughi.
Nei prossimi mesi i due autori avvieranno un’ulteriore fase della loro ricerca, indagando altri territori di confine che, nonostante il silenzio dei media internazionali, continuano a costituire veri e propri inferni di sofferenza e di violenza, di tensione e di negazione di umanità.
La mostra nella città tedesca sarà visitabile fino al 23 dicembre. Per informazioni sul progetto: https://visura.co/prestia.