Cuneo – Si sono aperte con la consegna a Silvia Merlo, presidente della Fondazione Ospedale di Cuneo, di una targa a ricordo del padre Amilcare Merlo, imprenditore scomparso qualche settimana fa, le Giornate piemontesi di Medicina Interna, la due giorni di studi e lezioni sulle nuove prospettive mediche e non solo. Il presidente del congresso Luigi Fenoglio, responsabile della struttura complessa di Medicina interna dell’Azienda ospedaliera Santa Croce e Carle, e i segretari del congresso i medici Christian Bracco, Gianni Gollè e Giulia Racca, hanno consegnato una targa in memoria di Amilcatre Merlo “fulgido esempio e grande Uomo” con le sue parole incise: “Ai giovani dico: osate tutto quello che è possibile. Non fermatevi, siate curiosi”.
La due giorni che si oggi e domani, 24 e 25 novembre, al Centro incontri della Fondazione Crc, via Roma 15 sotto l’egida della Società italiana di Medicina interna ha visto l’intervento inaugurale del presidente nazionale della Società italiana di Medicina interna, prof. Giorgio Sesti, sulla cardiopatia ischemica, e la presentazione del presidente eletto Simi e già presidente della Federazione europea della Medicina interna, prof. Nicola Montano, sull’incertezza nella professione del medico. Atteso poi l’inetrvento di mons. Celestino Migliore, nunzio apostolico a Parigi e originario della provincia di Cuneo, introdotto dal direttore de La Guida Ezio Bernardi, con una lettura sulla concezione dei valori umani e professionali nel complesso periodo storico che stiamo attraversando. Monsignor Migliore ha concentrato l’attenzione sulla trasformazione che la società ha subito con la pandemia da Covid e di conseguenza la necessità della cura m anche dei rapporti umani in un periodo caratterizzato anche dall’infodemia.
La giornata proseguirà con il prof. Salvatore Mangione, professore di Medicina all’Università di Philadelphia, autore di numerosi articoli sulle più prestigiose riviste scientifiche e tra i massimi esperti delle cosiddette Medical Humanitiel che presenterà i cinque libri che hanno cambiato la storia della medicina, mentre seconda giornata si svilupperà su tematiche prevalentemente cliniche e vedrà la partecipazione di relatori di prestigio internazionale, quali il prof. Antonello Pietrangelo, ordinario di Medicina interna all’Università di Modena, che terra una lettura sull’emocromatosi; sarà affidata al prof. Massimo Imazio dell’Università di Udine la presentazione magistrale sulle pericarditi, di cui è considerato tra i massimi esperti mondiali. Tra le tematiche affrontate ci saranno le terapie più attuali e le conseguenze inerenti il Covid 19, le infezioni da batteri multiresistenti, le strategie di prevenzione per la salute pubblica che verranno analizzate dal prof. Piero Portincasa, ordinario di Medicina interna all’Università di Bari e uno dei principali ricercatori italiani nel campo della Medicina interna.