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Mercoledì 18 dicembre 2024

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La Venezia di Tiziano, Tintoretto e Veronese si ferma a Cuneo

"I colori della fede a Venezia" cinque pale d'altare cinquecentesche dalle chiese di Venezia a San Francesco

La Guida - La Venezia di Tiziano, Tintoretto e Veronese si ferma a Cuneo

Cuneo – “Non è solo una mostra è qualcosa di più è un viagghio emozionale è un’esperienza accanto a grandi capolavori della storia universale dell’arte e dell’arte cristiana di Venezia”. Così don Gianmatteo Caputo, il delegato per i beni culturali ed ecclesiaastici del Patriarcato di Venezia, curatore inseme a Giovanni Carlo Federico Villa, presenta e riassume la mostra che da domani, giovedì 24 novembre sarà aperta nel Complesso Monumentale di San Francesco dal titolo “I colori della fede a Venezia: Tiziano, Tintoretto, Veronese”.
Una mostra che espone per la prima volta l’una accanto all’altra cinque grandi pale d’altare dei maestri del Rinascimento veneto Tiziano Vecellio, Jacopo Robusti detto il Tintoretto e Paolo Caliari detto il Veronese, provenienti direttamente da altrettante chiese veneziane. Un’esposizione unica voluta da Fondazione CrC e Intesa Sanpaolo che conclude il ciclo di iniziative realizzate nel corso del 2022 per celebrare i 30 anni della Fondazione CrC ma che fa parte anche del Progetto Cultura del programma Restituzioni di Intesa Sanpaolo che ha restaurato due delle oepre in mostra e poi restituite alla collettività.
Cinque capolavori l’Annunciazione (1563-1565) di Tiziano proveniente dalla Chiesa di San Salvador, il Battesimo di Cristo (1560-1561) dalla Chiesa del Redentore e la Resurrezione di Cristo (1560 circa) dalla Chiesa di San Francesco della Vigna del Veronese e l’Ultima Cena (1561-1566) dalla Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio detta San Trovaso e la Crocifissione (1560 circa) dalla Chiesa di Santa Maria del Rosario detta dei Gesuati del Tintoretto. Cinque grandi capolavori che la Chiesa veneziana possiede, ospitati in nell’architettura medievale di San Francesco in un allestimento imponente e suggestivo curato dal supporto organizzativo di MondoMostre che è una delle realtà più importanti italiane nella produzione, organizzazione e realizzazione di mostre ed eventi culturali del patrimonio storico artistico italiano. E suggestivo è anche l’uso delle luci fatto dal Gruppo Zumtobel che ha utilizzato la luce per una lettura interpretativa che può coadiuvare la narrazione e migliorare la percezione dell’opera grazie all’applicazione del metodo Monza, un’illuminazione particolare e multipla che fa emergere colori e particolari delle cinque pale. Oltre alla luce, i pannelli riportano sotto ogni capolavoro esposto nel presbiterio e nelle cappelle laterali il versetto evangelico della scena che rappresentano. Ma la mostra si apre nella navata centrale con una proiezione video e alcune riproduzioni dedicate alla città di Venezia e al contesto storico in cui i tre artisti si trovano a vivere e creare per rendere il contesto degli anni della Serenissima, la sua storia ed evoluzione. In questa Venezia, stretta fra potenti imperi e però orgogliosa e potente, Tiziano, Tintoretto e Veronese definiscono nel loro operare il mito della civiltà del colore.
“In queste opere – spiegano i due curatori don Gianmatteo Caputo e  Giovanni Carlo Federico Villa – trapela il genio di tre grandi artisti che nell’arco di un lustro mostrano quali siano le istanze della pittura veneziana della seconda metà del Cinquecento, capace di connettere valori stilistici e culturali, influenze tecniche e filologiche, richiami iconografici con ragioni e motivazioni spirituali: la mostra offre infatti anche una riflessione sulla religiosità più intima dei tre artisti e di come questi si influenzavano a vicenda. Le personalità dei pittori, intrecciate alla trama narrata dalla selezione attenta e cronologica dei soggetti, e sorretta dal riferimento alle chiese di provenienza, costituiscono un caleidoscopio di contenuti che affascina insieme alla bellezza delle opere e alla profondità del contenuto spirituale”.
La mostra è aperta e gratuita da martedì a venerdì dalle 15,30 alle 19,30 (al mattino aperto su prenotazione per scuole e gruppi); il sabato e la domenica dalle 10 alle 19,30 con orario continuato. Giovedì 24 e venerdì 25 novembre: visite guidate inaugurali gratuite alle ore 18 con consegna dei cataloghi omaggio (registrazione su eventbrite) Sabato 26 e domenica 27 novembre: visite guidate inaugurali gratuite alle ore 15.30 con consegna dei cataloghi omaggio (registrazione su eventbrite) Visite guidate gratuite tutti i sabati e le domeniche alle 15,30.

“Siamo particolarmente orgogliosi di questa mostra che  rappresenta un appuntamento unico e imperdibile per il grande valore delle opere esposte – ha detto alla presentazione di questa mattina il presidente della Fondazione CrC, Ezio Raviola – La promozione della cultura e dell’arte è da sempre una delle priorità della Fondazione CrC e oggi riveste un ruolo ancora più strategico. Per questo siamo grati della collaborazione con Intesa Sanpaolo, che suggella il 2022, in cui la Fondazione CrC celebra i propri 30 anni divita”.
“Con la Fondazione CrC – ha sottolineato Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo – ricorre un intenso e proficuo rapporto di collaborazione, il cui esito sono iniziative come la mostra odierna che porta a Cuneo straordinari capolavori dei maestri del Rinascimento. Due delle opere in mostra sono state restaurate nell’ambito del programma Restituzioni, il progetto di Intesa Sanpaolo che, lavorando con le soprintendenze e gli enti di tutela, riporta opere di arte italiana all’originaria bellezza”.

 

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