Verzuolo – Tanta gente, e non solo verzuolesi, per la presentazione della tesi di laurea magistrale (“Il castello di Verzuolo, un bene da riconnettere al patrimonio castellano saluzzese), organizzato venerdì 18 dall’Associazione per la tutela del patrimonio culturale verzuolese (Acv) a Palazzo Drago.
La presidente dell’associazione, Alessandra Sandri, ha introdotto i giovani architetti Alex Barbero, Gerardo Bonito e Fabio Calosso che, con competente professionalità, hanno presentato il loro lavoro di ricerca e di progettazione. Numerose le immagini dell’esterno del castello e degli interni, ancora parzialmente arredati, attraverso le quali sono state illustrate le varie fasi storiche: dalla fondazione ai primi interventi del fortilizio nel corso del XV e XVI secolo, da fortezza difensiva a dimora signorile (secoli XVI- XVIII); dagli ultimi interventi alla fine del 1800 – inizio ‘900 fino al suo abbandono. La serata ha permesso ai verzuolesi di coltivare un sogno: se da un lato il castello non potrà tornare ai fasti di un tempo, vi è però una ragionevole possibilità, anche ricorrendo ai rilievi topografici, fotogrammetrici aerei e digitali eseguiti dai tre architetti, di salvarlo dall’abbandono e restituirlo, un giorno non lontano, alla collettività.
Sono seguiti gli interventi dei docenti del Politecnico di Torino, Carla Bartolozzi e Marco Roggero, che hanno elogiato la caparbietà, l’intelligenza e la professionalità con la quale i tre studenti si sono dedicati per oltre un anno a questo lavoro.