Riccardo Balestra è nato a Castelletto Stura nel 1947. È ideologicamente un autodidatta. A partire dai manichini, studia la figura umana, prediligendo gli occhi, il viso e la figura femminile, guardando oltre le apparenze, scoprendone il vissuto la personalità il carattere, lo scorrere della vita, scavando nel passato dove si nascondono gioie e dolori, paure ed emozioni, immaginando il futuro con le sue contraddizioni. La donna viene enfatizzata da una serie di temi relativi alla fantascienza, al cinema, figure androidi, che fanno evadere dalla realtà quotidiana. Contemporaneamente ha portato avanti una ricerca cromatica ed espressiva, rivolta alla valorizzazione coloristica dei suoi dipinti, indirizzata verso uno stile pop. Arte popolare, fatta di nuove inquadrature su immagini che continuamente vengono sottoposte all’occhio dell’osservatore, non disdegnando un tocco di fantasia, specialmente per i paesaggi stilizzati a cui l’artista si sta avvicinando. L’uso della tecnica ad olio e dei suoi colori accesi impattanti, permette all’artista di esprimere la sua tensione verso una ricerca introspettiva e psicologica, concentrata su una visione ravvicinata di volti femminili, dai quali emana un inquietante fascino glamour.
“Attratto dalla figura femminile, dal paesaggio, da creazioni che stanno tra il surreale e la pop – scrive Giorgio Barberis – trasferisce nei suoi lavori i personali fermenti esistenziali offrendo all’osservatore dipinti di squisita fattura, dove donne, bambole, immagini fantastiche, natura e paesaggi di leggiadra bellezza, vivono in un sogno irripetibile e soave. Donne perfette, dai grandi occhi a volte irreali e composte con fantasie in un dosato gioco di colori e di volumi. Donne e volti che si stemperano in una avvolgente atmosfera enterica. Paesaggi e fantasie che conducono ad un mondo onirico, spirituale, nel quale trovano mesticanza ed evidenza cromie medie, in ragione della luminosità e della trasparenza che nelle varie proposte dichiarano soggetti di alta dimensione e situazioni quasi atemporali per una comunicazione di grande pregnanza e sensibilità che trascende l’umano per essere eterno divenire. Il tutto a sottolineare un temperamento ed una personalità particolari che vanno ad infuturarsi nell’articolazione strutturale piena di accenti lirici e luminosità”.
Conclude Domenico Larghezza: “Ci sono delle sensazioni che non si possono raccontare, altre la cui narrazione non renderebbe giustizia al pensiero. E quello che hai dentro rischia di implodere con una forza che non conoscevi, che fai fatica a riconoscere e nella quale non ti riconosci. Cose che non avvengono per caso ma sono frutto di qualcosa che ti è congenito e dalle quali, non riesci a prescindere. Poi, pennellata dopo pennellata, il colore ti apre la strada e tutto diventa più chiaro. Ecco, credo possa essere questa una delle chiavi di lettura dell’opera di Riccardo Balestra uomo e pittore del nostro tempo”.
Alcune opere di Balestra sono fino a fine dicembre presso la Libreria BookStore L’Ippogrifo di corso Nizza 1 nella mostra personale “Landescapes Hard Edge” dove. il pittore cuneese torna ad esporre e qui presenta in esclusiva alcuni suoi nuovi lavori. Lunedì 15,30/19,30, martedi/venerdì 9/19,30 e sabato 9/13 e 15/19,30.