Londra, su una delle case galleggianti del Regent’s Canal viene rinvenuto il corpo di un ragazzo. È la sua vicina di barca, Miriam, a scoprire il cadavere e lanciare l’allarme. La vittima è Daniel Sutherland, un giovane rampollo caduto in disgrazia e costretto a vivere su una casa galleggiante. Miriam dalla scena del delitto sottrae qualcosa e dalle indagini emerge anche il nome di una ragazza che ha trascorso con la vittima l’ultima notte, ed è stata vista da un testimone allontanarsi con gli abiti insanguinati. La ragazza in questione è Laura. Vive ai margini della società, ha un carattere irruento e ha difficoltà nel gestire la rabbia; inoltre, da piccola, ha avuto un incidente che le ha compromesso alcune facoltà mentali. Laura non ricorda quasi nulla di quella notte: ma essere stata vista nei pressi non fa di lei necessariamente un’assassina. E poi è coinvolta una terza donna, la zia di Daniel, Carla.
Tre donne e un crimine su cui indagare, tre donne passate dal dolore, in un intreccio di tante storie diverse. In questo emerge sta l’abilità letteraria della Hawkins, si intersechino per caso ma che in realtà diventano essenziali l’una per l’altra. Una trama ricca di colpi di scena ed eventi, di bugie e di verità che si snodano fino all’ultima pagina e all’ultima domanda, scritto con uno stile incalzante e maturo, che sa scavare nel dolore e che mostra come l’apparente normalità spesso celi storie di fatica e di sofferenza che nella solitudine si induriscono fino a diventare un male che affligge in profondità.
Un fuoco che brucia lento
di Paula Hawkins
Piemme
19,9 euro