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Venerdì 22 novembre 2024

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Rendere gli eventi meno impattanti dal punto di vista ambientale è possibile? L’esperienza di Urbact

A Cuneo per due giorni sono state ospitate sette città italiane: Sestri Levante, Rovereto, Ferrara, Siena, Avellino, Corigliano-Rossano e Modena

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Urbact

Si è concluso con un bilancio decisamente positivo l’appuntamento cuneese della rete Urbact National Practice Transfer Initiative tenutosi giovedì 20 e venerdì 21 ottobre a Cuneo. 

L’accoglienza della Rete delle sette città italiane (Cuneo, Sestri Levante, Rovereto, Ferrara, Siena, Avellino, Corigliano-Rossano oltre alla città transfert Mantova, cioè la città che fa da capofila ed esempio da imitare) che si stanno impegnando per ridurre le emissioni degli eventi culturali ha rappresentato una sfida per l’Amministrazione comunale di Cuneo e per alcune delle organizzazioni del mondo culturale, artistico, sportivo e ambientale che sono rappresentate nell’URBACT Local Group di Cuneo “ClimAttitude”. 

All’organizzazione delle attività di lavoro previste da Anci, si è aggiunta la decisione di provare a rendere questo momento il meno impattante possibile sull’ambiente, cogliendo le indicazioni fornite negli ultimi mesi dal progetto. 

Si è pertanto posta attenzione ai principali aspetti che hanno impatto diretto e indiretto sull’ambiente in termini di emissioni di anidride carbonica, uno dei gas ad effetto serra maggiormente responsabili del cambiamento climatico in atto, come la riduzione dei rifiuti prodotti, il sollecito ad utilizzare mezzi pubblici o condivisi per gli spostamenti, l’eliminazione della plastica e di materiali monouso, l’approvvigionamento da fornitori locali e la scelta vegetariana di alcuni pasti. Utilizzando una piattaforma di calcolo delle emissioni di CO2 di un evento sono stati raccolti dati come il numero di partecipanti, il tratto medio di andata in auto, il numero di pernottamenti in hotel, il numero di pasti vegetariani, i kg di stampati e di rifiuti, e il risultato reso dal calcolo della piattaforma di circa 4 tonnellate di CO2 emesse è del tutto positivo e in linea con il percorso di riduzione dell’impatto ambientale. In particolare, la voce che ha inciso più di tutte nel calcolo finale è la “mobilità”, che rimane molto legata allo spostamento in auto sebbene in molti abbiano colto l’invito ad utilizzare mezzi pubblici. Una buona performance è stata misurata in termini di chili di rifiuti e materiali prodotti, dove il valore registrato è pari a zero rapportato ai partecipanti e alla durata dell’evento. 

In questo calcolo rientrano anche le emissioni risparmiate dalla stampa del materiale informativo e pubblicitario e l’approvvigionamento dei pasti completamente vegetariani per i coffee-break dei due giorni e per il pranzo del venerdì, entrambi erogati da fornitori locali. Anche lo spettacolo del venerdì sera “Blue Revolution. L’economia ai tempi dell’usa e getta”, scelto per la riflessione sulle abitudini di consumo della nostra società, ha contribuito a tenere basso l’impatto sia in termini di spostamento che di materiale scenico utilizzato. Nei due giorni di incontro, i partner delle città partecipanti hanno visitato i luoghi della cultura cuneesi declinati secondo diversi aspetti della sostenibilità. Giovedì 20 ottobre sono intervenuti presso il Museo Civico i responsabili comunali del Complesso Monumentale di San Francesco all’interno della mostra “Museo di Storia innaturale” di Dario Ghibaudo (aperta fino a domenica 30 ottobre), organizzata da grandArte nell’ambito della rassegna “Help 2022 – Humanity, Ecology, Liberty, Politics” che proprio all’ambiente e alla sua difesa portava la sua attenzione.

Le Associazioni Noau e Formica.Lab hanno raccontato esperienze di cultura sostenibile ed inclusiva. Al Teatro Toselli sono state protagoniste esperienze di partecipazione attiva dei cittadini alla cultura sostenibile esemplificate tramite l’accordo di Partenariato Speciale Pubblico-Privato di cui il Comune è parte assieme alla Compagnia teatrale Il Melarancio (che ha anche intrattenuto gli ospiti con una piacevole rappresentazione scenica improntata al tema ambiente) e grazie a numerosi progetti delle Associazioni Origami e Art.Ur. La visita-studio del giovedì si è conclusa presso il Rondò dei Talenti che la Fondazione Cr Cuneo ha messo a disposizione per il gruppo di lavoro, stimolando una riflessione sulla cultura sostenibile e innovativa e offrendo ai partecipanti un breve momento di intrattenimento impegnato grazie alla società di comunicazione e divulgazione scientifica di Torino TAXI1729. In questa sede anche l’Associazione GreatInnova e il collettivo Zaratan hanno dato il loro contributo ai lavori raccontando le proprie esperienze.  La mattinata di venerdì 21 ottobre si è svolta presso la Casa del Fiume del Parco fluviale Gesso e Stura, dove i funzionari del Comune hanno raccontato delle esperienze progettuali a tema ambiente e cambiamenti climatici nonché dell’esperienza di pianificazione strategica della Città di Cuneo basata sui 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030. In questo contesto, anche la componente sportiva dell’Ulg ha dimostrato come un approccio green agli eventi sia possibile in ogni ambito grazie alle testimonianze dell’Associazione Bicingiro e all’Asd Cuneo Ginnastica. 

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