Fossano – Si è nuovamente fermato il processo per il crollo del viadotto di Fossano avvenuto il 18 aprile 2017. Dopo il rinvio a giudizio di dodici persone, tra dipendenti dell’Anas e delle ditte che avevano eseguito i lavori (accusate di disastro colposo per aver agito con negligenza e imperizia nella realizzazione dell’opera sulla quale erano poi stati eseguiti altri lavori di manutenzione), il processo avrebbe dovuto iniziare a giugno con la dottoressa Emanuela Dufour cui era stato assegnato il fascicolo dopo il trasferimento della dottoressa Alice Di Maio cui era stato inizialmente affidato il processo. Nel corso di quella udienza però, la dottoressa Dufour, che in qualità di Giudice dell’Udienza Preliminare si era pronunciata in merito alla posizione di alcuni coimputati, aveva dichiarato la propria incompatibilità rimettendo la decisione al presidente del tribunale. A settembre scorso il presidente aveva dichiarato di doversi procedere oltre, confermando così la dottoressa Dufour nel proprio ruolo di giudice del processo. A riproporre la questione è stato quindi l’avvocato Nicola Gianaria, difensore di uno degli imputati, che a fronte di quel provvedimento della dottoressa Dufour, per ragioni puramente formali, ha ritenuto opportuno presentare istanza di ricusazione. Istanza a cui si sono associate le altre difese e l’accusa sostenuta dai pubblici ministeri Pier Attilio Stea e Nicola Pesucci. A questo punto l’intera questione passerà alla Corte d’Appello che valuterà l’istanza di ricusazione e, presumibilmente non prima della fine dell’anno, deciderà se il fascicolo dovrà essere assegnato a un altro giudice.