Costigliole Saluzzo – Doveva fare un trasloco e aveva deciso di mettere in vendita su Internet a un prezzo quasi simbolico un vecchio divano. Purtroppo però invece di ricevere i 50 euro che chiedeva per il mobile, si è visto sottrarre la ben più cospicua somma di 1.500 euro con la truffa (sempre più ricorrente) della ricarica della carta prepagata. Il 71enne saluzzese ha raccontato al giudice di aver dovuto fare un trasloco e per evitare di dover portare il divano in discarica aveva pensato di venderlo su Internet. All’annuncio aveva risposto una tale Federica, con cui erano stati presi accordi; poi al momento di pagare era stato contattato da un’altra donna, tale Caterina che lo invitò a recarsi presso lo sportello della banca dove lei gli avrebbe ricaricato la carta con i soldi pattuiti semplicemente digitando le cifre che lei gli dettava. Peccato che, come succede con questo genere di truffe, invece di ricevere i soldi l’uomo stava in realtà versando denaro su una carta prepagata intestata a M. S. A., l’attuale imputato al processo per truffa. Purtroppo dalle indagini è emerso che i contratti dei telefoni utilizzati dalle due donne risultavano intestati a due cittadini stranieri, mentre per quanto riguarda la carta era stato acquisito soltanto il nome dell’intestatario ma nessuna indagine era stata fatta sui movimenti di denaro compiuti su di essa, quando era stata attivata e se era ancora in uso o se era stata disattivata subito dopo quella truffa. In mancanza di elementi certi sull’identità del responsabile, l’accusa ha dovuto chiedere l’assoluzione; richiesta accolta dal giudice che ha assolto l’imputato per insufficienza di prove.