Cuneo – Piazza Europa scalda gli animi anche in Commissione consiliare, dopo che già in Consiglio aveva acceso una discussione poi terminata con un nulla di fatto e rimandata appunto all’analisi delle Commissioni congiunte. Così, in una sala insolitamente gremita di pubblico, è stata al centro di una discussione durata tre ore e che, a detta della minoranza, potrebbe non essere finita qui. Oggetto della Commissione la presentazione del progetto definitivo, consegnato lo scorso maggio al Comune da parte dello studio incaricato, che dovrebbe essere quello finale, in attesa dell’esecutivo.
Prima ancora di arrivare al progetto, a scatenare la polemica la decisione di non trasmettere la Commissione online, come fatto del resto con tutte le altre finora, tornate in presenza. “Mi era sembrato fossimo tutti d’accordo, anche la maggioranza, sul voler addivenire a una scelta se non condivisa, almeno trasparente. Questa è una battaglia di tutti: solo se lo capiamo possiamo fare qualcosa di utile. Non serve trincerarsi, ma essere trasparenti e lasciare che la città partecipi e sia informata. Se fossimo andati online avremmo fatto il nostro bene” ha esordito Lauria.
Gli ha risposto il presidente del Consiglio Marco Vernetti: “Come sapete è stata concordato di tornare alla modalità di svolgimento delle commissioni in presenza, com’era prima della pandemia. Tuttavia, se c’è richiesta di fare in altro modo ne parleremo, valutando costi e scelte organizzative e poi decideremo”.
Il progetto definitivo
A presentare il progetto definitivo della nuova piazza Europa, nella sua versione finale, dopo diverse modifiche e soluzioni, l’ingegner Valter Martinetto, dirigente del Settore Lavori Pubblici del Comune. Il progetto, ora in attesa dell’esecutivo, prevede due piani interrati sotto la piazza, con al -1 160 posti auto e 4 posti moto, a rotazione e pagamento orario, mentre al -2 105 box in vendita e 40 posti auto e 10 moto. Sul lato che affaccia su corso Giolitti, nell’angolo verso Banca San Paolo, la rampa che porterà sia al primo piano interrato che direttamente al -2. Confermata la pedonalizzazione della via sul lato della piazza verso i portici, attualmente in buona parte occupata da parcheggi, che potrà essere usata solo per carico scarico. Ogni box sarà dotato della possibilità di ricarica per auto elettriche ed anche i posti auto saranno dotati di molte colonnine.
“Nel 2016 il Comune decise di candidare al Bando Periferie 19 interventi tra cui anche quello di riqualificazione di Piazza Europa – ha spiegato l’ingegner Martinetto -. Dopo che erano state ampliate le piste ciclabili di quell’area, erano stati sottratti diversi parcheggi, quindi la necessità di realizzare nuovi parcheggi c’era. Siamo partiti con un progetto di fattibilità tecnico-economica e la prima ipotesi era una bando di project financing: degli 8,8 milioni totali di costo 3,5 avrebbero dovuto essere finanziati dal Consiglio dei Ministri e il resto da privati. Come sapete, la gara è andata deserta. È stato poi presentato un progetto nel 2020, sviluppato anche per vedere cosa si poteva migliorare rispetto alle criticità emerse dopo la gara. Ad esempio erano stati previsti troppi posti auto, 313, e la realizzazione così vicina ai fabbricati esistenti, incideva molto sui costi”.
Nel progetto definitivo la sistemazione superficiale della piazza non è stata argomento prioritario perché molto più flessibile e non pone vincoli sull’interrato, i cui elementi si sono invece dovuti sviluppare subito, perché strutturali. Uniche indicazioni per ora definiti per il sagrato il fatto che andrà in contiguità planimetrica con i portici, senza gradino, seguendo l’esempio di via Roma, e verranno mantenute ampie parti di verde. “Un’ipotesi nel progetto del 2020 ipotizzava sul sagrato della piazza una vasca con giochi d’acqua e un padiglione coperto, ma sono suggerimenti che abbiamo superato: eliminando i dislivelli lo spazio è più versatile. Ora stiamo lavorando ad aspetti come prevenzione incendi e posizione delle griglie di sfiato, ma posso dire che la soluzione che abbiamo, e che corrisponde ad un computo di 11,8 milioni di euro, è verosimile” ha concluso Martinetto. Di questi 3,5 milioni arriveranno dal Bando Periferie.
“Siamo convinti sia un intervento che porterà indubbi benefici al quartiere e alla città, anzitutto perché è prevista la sistemazione superficiale della piazza, oggi di difficile utilizzo, e poi perché crediamo che in un’area così fortemente residenziale e con molte attività commerciali il numero dei box presenti sia troppo basso – ha detto l’assessore alla Mobilità Luca Pellegrino -. In secondo luogo vorremmo creare uno spostamento di posti auto dalla superficie al sottosuolo, creandone di nuovi e compensando quelli che negli anni abbiamo perso. Inoltre creiamo box elettrificati per la ricarica di auto elettriche. Questo intervento andrà anche a diminuire il traffico in centro: ci saranno le indicazioni di posti liberi nel parcheggio alle porte della città”.
Poi, il piano economico, una delle maggiori criticità individuate fin dall’inizio. “I prezzi sono aumentati, è vero: dagli 8,8 milioni siamo passati al piano economico aggiornato a marzo che è di 9 milioni di euro di lavori e costo finale dell’opera, che comprende anche iva, collaudi e tutto il resto, di 11,8 milioni. Se sono preoccupato? Sì, ma non solo per questo progetto, nei prossimi anni abbiamo milioni di opere da realizzare tra PNRR e altri fondi. Tutti speriamo ci sia un abbassamento dei prezzi. Valuteremo che l’intervento sia attuabile passo dopo passo e nel momento in cui dovessimo accorgerci che non lo è più, saremo sempre in tempo a fermarci e modificarlo, come abbiamo fatto spesso in questi anni” ha concluso.
Prossimo passo, che partirà nei prossimi mesi, l’asta pubblica per la vendita dei box al secondo piano interrato. “Servirà un bando con promessa di vendita – ha spiegato l’assessore al Patrimonio Alessandro Spedale -. In un primo tempo non ci sarà una compravendita vera e propria, ma solo una manifestazione di volontà con potenziali clienti che manifesteranno di voler acquisire posti auto con il meccanismo dell’asta, partendo da un prezzo base e andando eventualmente ad aumentare”.