Cuneo – Il risultato di uno scambio culturale e artistico tra Cuneo e Clermont Ferrand organizzato dall’ufficio Europe Direct Cuneo Piemonte area sud ovest in collaborazione con l’associazione culturale grandArte va ad arricchire la personale di Dario Ghibaudo allestita nel Complesso di San Francesco.
Clermont Ferrand ha ospitato a maggio per tre giorni un artista cuneese, Corrado Odifreddi, in occasione del festival che unisce la città francese con Beaumont e Chamalières aprendo per più di 150 artisti locali i loro laboratori e far scoprire le opere al pubblico.
Un appuntamento che si ripete da 27 anni e che quest’anno tramite Europe Direct ha avuto la possibilità di ospitare un cuneese. Ora grandArte all’interno della rassegna “Grandarte Help 2022 Humanituy, Ecology, Liberty e Politcs” ospita durante la Fiera del Marrone per tre giorni un’artista francese d’adozione che vive nel cuore del Livradois-Forez in Auvergne, ma olandese di nascita. Si tratta di Marrit Veenstra, ricamatrice, grafica e architetto, che ricama lana su lana o altri materiali naturali come lino o meticcio. Sempre in un processo di riciclo, associa il ricamo dei suoi fili di lana e delle sue perle di vetro ad una tecnica di stampa artigianale su tessuto che è quella del linoleum. Esplora il bianco e nero, la poesia, le linee e i punti, i tratteggi e le lettere, un’armonia con limiti chiari, una composizione in equilibrio o meno.
“Dopo gli studi e 8 anni di lavoro come architetto – racconta – tra i Paesi Bassi e la Francia, sono tornata ‘alle origini’. Nel 2015 mi sono trasferita sulle montagne francesi per creare i miei progetti, su una scala diversa, in una dimensione diversa, con materiali diversi e al mio ritmo. Dopo un breve periodo di sperimentazione con la linoprint su tessuto ho incontrato Elisabeth Bois che mi ha mostrato come ricamare. Da quel momento mi sono completamente innamorata della lentezza di questa tecnica, del tessuto, delle fibre, della semplicità dei movimenti e dell’unico strumento necessario per ricamare, l’ago. Ho capito in quel momento che il mondo degli architetti, dove ogni linea, spessore, lunghezza, superficie o volume è giustificato, mi ha impedito di ‘lasciarmi andare e giocare’. Il ricamo ha liberato la mia mente e ha cambiato completamente la mia visione della vita. Oggi lavoro essenzialmente con i tessuti, solo tessuti di seconda mano vecchi e usati e sempre materiali naturali come cotone, lino o lana. A volte uso metallo arrugginito e fili per creare oggetti tridimensionali, assemblati mescolando materiali duri e morbidi. Lavorando sempre a mano, il mio strumento preferito resta l’ago”.
Marrit Veenstra sarà ospite di Cuneo con le sue opere che saranno esposte in San Francesco, a fianco di quelle di Ghibaudo, da venerdì 14 a domenica 16 ottobre. La mostra è visitabile fino al 30 ottobre dal martedì alla domenica dalle 15,30 alle 18.30 con ingresso libero.