Parigi – Elisa Balsamo, Chiara Consonni, Vittoria Guazzini, Martina Fidanza e Martina Alzini sono le nuove campionesse del mondo nell’inseguimento su pista femminile. Un traguardo storico per il ciclismo italiano, che non aveva mai vinto il titolo mondiale nella specialità in campo femminile, ottenuto con una serie di gare in crescendo culminate nella sera di giovedì 13 ottobre con una finale spettacolare contro la Gran Bretagna.
Per superare le fortissime avversarie e conquistare l’oro, il quartetto azzurro (composto in finale da Balsamo, Consonni, Guazzini e Fidanza, con Alzini riserva) ha disputato una gara praticamente perfetta e ha superato i limiti raggiunti fin qui, tanto da stabilire il nuovo record italiano in 4’09″760. Le azzurre sono partite subito forte e hanno accumulato oltre un secondo di vantaggio già nel primo chilometro di gara per poi diventare irraggiungibili per le britanniche.
Nei turni precedenti, l’Italia del ct Marco Villa aveva dominato le qualificazioni e superato in modo netto l’Australia in semifinale.
Per Elisa Balsamo arriva così un’altra maglia iridata a sostituire quella nel ciclismo su strada vinto nel 2021. “Lascio una maglia e grazie a queste ragazze ne indosso un’altra – ha detto Elisa a fine gara – Due successi differenti ottenuti con un lavoro di team super”. “Ad un certo punto stavo per mollare, ma non potevo – ha raccontato Chiara Consonni – Questo risultato è frutto di tanti sacrifici”.
Il successo in campo femminile riscatta così anche la delusione patita poco prima in casa Italia con la sconfitta del quartetto maschile (Ganna, Milan, Consonni e Moro) che non è riuscito a difendere la maglia iridata conquistata l’anno scorso e in finale è stato sconfitto proprio dalla Gran Bretagna.