Certo non sono maghi e fattucchiere, visto che ciò che prospettano nasce da analisi statistiche la cui puntualità e precisione è venuta via via affinandosi nel corso degli anni. Eppure l’atteggiamento con cui ad essi si affidano giornalisti e lettori, commentatori e telespettatori, evoca quell’atavico desiderio di conoscere in anticipo il futuro che appartiene alla specie umana fin dalla notte dei tempi. Ovviamente non stiamo parlando dell’oracolo di Delfi o delle antiche Sibille, ma più semplicemente di quelle figure che, non certo limitandosi a questi momenti del vivere sociale, ormai accompagnano irriducibilmente le più diverse consultazioni elettorali nelle molteplici fasi del loro svolgersi: i sondaggisti.
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