Cuneo – “A metà novembre istituiremo la Conferenza dei servizi per il nuovo ospedale di Cuneo con tutti i soggetti interessarti, gli enti, il sindaco, il presidente della Provincia, il presidente della Fondazione Ospedale di Cuneo, il quartiere interessato, il Tribunale dei ,alti, i sindacati, tutti i portatori di interesse di un progetto fondamentale”.
Lo ha annunciato il presidente della Regione Alberto Cirio oggi, giovedì 6 ottobre, alla presentazione del nuovo reparto di terapia semintensiva del Santa Croce. Lo ha annunciato dopo aver focalizzato e spiegato l’iter che la Regione e l’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle, che oggi pomeriggio sono in riunione proprio per il progetto, stanno portando avanti.
“Forse finora da parte nostra non era stato detto in modo chiaro e comunicato in modo sufficiente cosa abbiamo fatto finora in questi anni – ha aggiunto Cirio -. Partendo dal presupposto che è evidente che Cuneo è, è stato e lo sarà in futuro l’ospedale di riferimento di tutta la provincia e non solo”.
“L’ospedale i Cuneo è previsto come ospedale nuovo nella programma regionale – spiega Cirio – abbiamo già fatto la delibera del consiglio regionale, abbiamo già decretato la fonte di finanziamento pubblico, perché con decreto del febbraio 2021 abbiamo ottenuto 310 milioni di finanziamento Inail. Fatti questi passaggi abbiamo individuato attraverso il territorio e la conferenza dei sindaci il luogo, l’ospedale Carle di Confreria, scelto dal territorio e condiviso dalla Regione. Poi grazie alla Fondazione Cr di Cuneo abbiamo incaricato una società che ci dicesse come doveva essere dimensionato l’ospedale di Cuneo in modo che non fosse già vecchio prima di nascere. Fatti questi passaggi l’azienda è partita con le sue procedure per dare via alla progettazione al nuovo ospedale, finché a maggio abbiamo ricevuto da un privato un PPP, un progetto di partenariato pubblico privato, previsto dalla legge, dove dice sostanzialmente che è disponibile a fare l’ospedale a farlo a sue spese e farsi pagare un canone di affitto e dopo un tot di anni a lasciarlo al pubblico. Il modello usato per Verduno, che è in corso a Novara e in tanti altri posti in Piemonte e in Italia. Ricevuta la richiesta dall’azienda la Regione ha chiesto le verifiche usando Ires, chiedendo se la proposta fosse fondata. C’è stato detto di sì e abbiamo scritto all’azienda ospedaliera che procedesse a verificare la congruità giuridico sanitaria ed economico del progetto sotto il profilo tecnico. L’azienda ha iniziato queste procedute interpellando anche il Dipe, dipartimento ministeriale programmazione economica a Roma. Il Dipe ha risposto con alcune osservazioni che sono in corso di valutazione. Il Santa Croce intanto ha in corso la creazione del nucleo di valutazione rafforzato che si formalizzerà a metà novembre con la conferenza dei servizi dove tutti i soggetti portatori di interesse potranno vedere le carte e i documenti per arrivare alla parola fine: che significa dire al privato che la sua proposta potrà essere conveniente oppure no e dunque ritornare al finanziamento Inail. Non si è perso un giorno abbiamo lavorato sempre ora è chiaro il cronoprogramma che faremo insieme per costruire l’ospedale di Cuneo nuovo, che è il più importante della provincia”.