Ronchi – “È stato un brindisi alla vita, che mi ha riempito il cuore di gioia”. Così Emanuela Bodino, la mamma della diciottenne Nicole Rebuffo morta per un tumore nel 2020, racconta l’evento al quale hanno partecipato, nel circolo Acli di Ronchi, oltre 600 persone.
L’obiettivo del pranzo, che è andato oltre le migliori aspettative, era aiutare l’associazione Neuroland ad acquistare un neuroendoscopio per la Neurochirurgia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita di Torino.
“Era la festa che Nicole avrebbe voluto per i suoi 18 anni – racconta la mamma -. Abbiamo dato il via a questa iniziativa benefica, insieme a lei, nel 2017, l’anno dopo la sua operazione, eravamo in 1.200 persone. Abbiamo saltato solo il 2020 e l’anno scorso lo abbiamo organizzato in forma ridotta per l’emergenza Covid-19. Quest’anno è stato ospitato di nuovo nel circolo Acli di Ronchi, dove facciamo la festa patronale”. Un evento al quale hanno partecipato oltre 600 persone. “L’idea è nata quando io, Nicole e Ivo (il papà, ndr) eravamo in ospedale, al Regina Margherita di Torino, per l’operazione – spiega Emanuela Bodino -. Volevamo fare una donazione e il primario di Neurochirurgia pediatrica, Paola Peretta, ci aveva parlato di ‘Neuroland’. È un’associazione creata dal papà di una piccola paziente, Marco Guglielminotti, con Giorgina Negro, la maestra che faceva volontariato in ospedale, per raccogliere fondi per acquistare macchinari e finanziare attività a favore della Neurochirurgia ad alta intensità. Abbiamo raccolto, ogni anno, cifre importanti e crediamo che lo sarà anche quella di quest’anno perché, oltre alla grande partecipazione, i nostri fornitori (la famiglia è proprietaria della trattoria ex ‘Tonello’ dei Ronchi, ndr) e persone con il cuore grande ci hanno donato tante materie prime che hanno contribuito ad abbassare le spese.
E quest’anno l’evento è stato, ancora di più degli altri anni, voluto da Nicole Rebuffo. “Mi aveva detto che avrebbe voluto festeggiare il suo compleanno con una raccolta fondi – racconta la mamma -. Aveva compiuto 18 anni l’8 marzo 2020 (è morta a giugno dello stesso anno, ndr) e, dopo quella con i parenti, avrebbe voluto una festa con gli amici. Aveva fatto una lista con 700 nomi e, quando le avevo chiesto: ‘Ma Niky, dove li mettiamo?’, mi aveva proposto il campo sportivo della frazione. Non voleva regali, ma voleva essere lei a regalare un aiuto concreto a ‘Neuroland’. E così abbiamo fatto, glielo dovevamo”. A “Un brindisi per Nicole”, che verrà riproposto anche nei prossimi anni, hanno partecipato parenti, amici, abitanti dei Ronchi e delle frazioni limitrofe. “Un ‘grazie’ particolare ai volontari dell’Acli della nostra frazione, ai pensionati e ai giovani che hanno lavorato senza sosta, all’amministrazione comunale (erano presenti la sindaca Patrizia Manassero e il vice Luca Serale) – conclude la famiglia – e all’associazione Conivip che, con i clown dal naso rosso, ha animato la festa, fatto giocare i bimbi e gestito una lotteria con tutti premi donati”. Ai partecipanti è stato regalato un segnaposto con mele, donate per l’occasione, con un bigliettino che riporta una frase cara a Nicole: “Dai ragazzi non vi lamentate. La vita è un gioco da ragazzi”.