Torino – La Regione ha stanziato nuovi fondi a favore delle scuole in zone di montagna: si tratta di 132.000 euro, che vanno ad aggiungersi ai 540.000 euro stanziati a giugno con il bando della Direzione regionale ambiente, energia e territorio per contributi da assegnare alle Unioni montane. Con questi 672.000 euro, secondo quanto rilevato dalla Regione, diventa possibile soddisfare tutte le richieste delle Unioni montane, dando una risposta concreta alle esigenze dei territori montani e di chi ci vive, a partire da un servizio essenziale e comunitario come la scuola.
L’iniziativa della Regione si aggiunge al bando sulla residenzialità in montagna (10 milioni a favore di chi si trasferisce dalla città alla montagna), al riparto dei fondi destinati alle Unioni montane (10,7 milioni) e al bando sulle botteghe dei servizi.
“L’obiettivo – viene sottolineato dall’ente – è ridare nuova linfa alle zone montane, per evitare la desertificazione del territorio e valorizzarlo non solo dal punto di vista ambientale ma anche sociale ed economico. Il contributo erogato dalla Regione per le scuole in montagna ha come finalità sostenere: a) iniziative volte al mantenimento del servizio scolastico per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, ubicate in contesti montani di particolare marginalità che renderebbero disagevole la frequenza scolastica in caso di cessazione del servizio, nell’importo massimo di 18.000 euro per ciascuna iniziativa e relativamente alla copertura dei costi sostenuti per l’impiego di personale; per le sole scuole primarie di primo grado con più di 10 alunni e con situazione di pluriclasse con più di tre gruppi classe potrà essere riconosciuto un contributo massimo di 36.000 euro; b) la razionalizzazione di particolari realtà di pluriclasse per un importo massimo di 5.000 euro per ciascuna iniziativa nella scuola primaria e di 8.000 per ciascuna iniziativa nella scuola secondaria di primo grado”.