Una foglia, una corteccia, un fiore danno il titolo alle poesie che con delicatezza disegnano le emozioni dell’autore in momenti diversi della vita. Ci sono i ricordi della nonna, sempre filtrati da un linguaggio che non si abbandona a sdolcinature, poi fotografie di paesaggi, l’autore stesso è fotografo, cui affiancare volti di persone, infine esperienze appena accennate per andare a cogliere ciò che hanno fatto risuonare nell’animo. Su tutto aleggia il gusto fine della parola “da non svendere”, di versi spezzati come fossero pensieri sospesi da accogliere e lasciar parlare senza cercare caselle di razionalità.
D’acanto, d’ailanto, d’agapanto
di Pietro Vertamy
Porto Securo
12,9 euro