Boves – È mancata Milena Galfré, classe 1944, originaria di Fontanelle. Da anni lottava contro la malattia con dignità e fede. Lascia il marito Giovanni, i figli Marzia, Sara ed Alessandro e gli adorati nipoti.
“La sua vita è stata scandita da malattie importanti – raccontano i figli – ma grazie alla preghiera, alla forza di volontà, alla determinazione ed alla scienza medica, è sempre riuscita a guarire”. Il carattere buono e gioviale hanno consentito a Milena di creare una fitta rete di amicizie coltivate anche nei momenti più difficili. La battuta pronta, la barzelletta da raccontare ad altri malati, hanno permesso di alleggerire il percorso di coloro che si trovavano a combattere le stesse battaglie. “Casa nostra – proseguono i figli – era aperta a tutti e la mamma aveva il dono di saper ascoltare e consolare. Anche di fronte al sopraggiungere di una nuova malattia, ci portava a riflettere sulla vita ma anche sulla morte alla quale era preparata avendola sfiorata più volte. Il tutto con una chiave di lettura che consegnava a noi e cioè la certezza che la vita prosegue oltre la morte nell’abbraccio del Padre”. Da ragazza aveva imparato il mestiere di sarta. Dal laboratorio di cucito nascevano abiti di alta moda. Dopo una grave malattia decise di dedicarsi completamente alla famiglia e agli altri. Proprio il volontariato ha accompagnato gran parte della sua esistenza con i progetti di assistenza verso i bisognosi (anche come volontaria Avo) e le iniziative volte a sostenere i religiosi nelle missioni. “In quei momenti in particolare abbiamo apprezzato la sua dedizione agli ultimi – proseguono i familiari -. Una dedizione imparata da suo cugino, don Gasparino alla Città dei Ragazzi. Alle suore della comunità, tutti gli inverni teneva corsi di taglio e cucito per fare in modo che anche loro potessero dare queste nozioni alle donne che incontravano nelle missioni nei luoghi più poveri nel mondo. A questo si aggiunge anche il corso di cucito che andava a tenere nel campo nomadi di Cuneo e dedicato alle donne che volevano imparare il mestiere”.
Un cuore grande messo alla prova nuovamente in età adulta quando, a 46 anni, dopo aver superato un tumore, si rese protagonista di una iniziativa ancora più importante. “In tale circostanza confezionò 100 abiti da sposa con l’obiettivo di devolvere il ricavato alle missioni del Centro contemplativo missionario “Charles De Foucault” di don Gasparino e per l’opera di apostolato delle Paoline in Africa tramite sua sorella, suor Gemma”. Fra le tante altre attività, Milena fu motore dell’Azione Cattolica e fra i volontari animatori delle attività parrocchiali in qualità di lettrice, catechista, ministro dell’Eucarestia. “Anche nel momento più difficile della malattia – proseguono i familiari – assistita da noi, dalle badanti, dal personale medico ed infermieristico, la mamma ha regalato sorrisi, baci, pace e sguardi fiduciosi anche nella sofferenza. Sorrisi e pace che aveva dentro il cuore, pronte per affrontare una dimensione nuova di cui non ha mai avuto paura. Quando la sofferenza sopraggiungeva, noi ripetevamo a noi stessi che ogni sofferenza ha un senso se offerta proprio come ci ha sempre insegnato lei”. Oltre al marito e ai figli con le rispettive famiglie, Milena lascia le sorelle Pinuccia, Sandra e suor Gemma e la cognata Gemma.
Il funerale verrà celebrato sabato 24 settembre alle 10.30 al Santuario Regina Pacis di Fontanelle.