Un insegnante che inciampa, entrando in classe, salendo in cattedra, può trasformare il suo imbarazzo in un’occasione per mostrare agli studenti che la postura di chi insegna non è esente da incertezze e vacillamenti e nemmeno al riparo dall’imprevedibilità della vita.
Con questa metafora Massimo Recalcati, ne “L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento” (Einaudi 2014), parla della scuola come luogo in cui dare senso all’inciampo, che non è separabile dall’imprevisto che la vita introduce in ogni percorso esistenziale e in ogni forma di sapere.
Per leggere questo contenuto devi essere abbonato all’edizione digitale de La Guida.
Abbonati qui