Bene Vagienna – “Flussi Grovigli Bagliori. Scene da un mondo (ir)responsabile” è il titolo della collettiva allestita a Palazzo Lucerna di Rorà a Bene Vagienna che raccoglie le opere di 13 artisti appartenenti al gruppo Leda formato sia da docenti che da ex allievi del Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo: Chiara Aime, Giulia Ferrando, Grazia Gallo, Romina Mandrile, Luca Milanesio, Carole Peia, Marina Pepino, Luna Potenziere, Serena Racca, Renata Raviola, Valentina Salvatico, Alessia Silvano e Paolo Turco.
L’esposizione, che sarà inaugurata domenica 3 luglio alle 11.30, è il diciannovesimo appuntamento della rassegna grandArte 2022 – Help che tratta tematiche ambientali e sociali e propone interazioni con l’osservatore attraverso i linguaggi più attuali dell’espressione grafica, pittorica e scultorea, oppure per mezzo di installazioni polimateriche ed elaborazioni digitali.
“Nei suoi acquerelli ed acrilici su carta, Chiara Aime affronta l’urgenza del disagio individuale delle giovani generazioni – spiega il curatore Enrico Perotto – . Giulia Ferrando presenta un’animazione in video con sue sculture digitali in cui si osserva la terra in forma di cuore deformato e straziato da dolorose e profonde ferite. Grazia Gallo elabora visioni metaforiche della contrapposizione tra uomo e natura tramite la tecnica del mezzopunto. Romina Mandrile persegue una personale poetica del corpo umano, sottoponendolo a semplificazioni e scomposizioni in forma di organismi geometrici. Luca Milanesio invita a riflettere sugli effetti disastrosi dell’inquinamento acquatico proponendo il menù di un improbabile locale esotico. Carole Peia espone quattro blocchi di cemento a cui fanno da contraltare materico cotone in fiocchi, matasse di lana, canapa ruvida e crespa e rame arruffato. Le idee installative di Marina Pepino dialogano con l’osservatore, indicandogli il pensiero dell’interdipendenza tra tutti gli esseri viventi. Luna Potenziere propone una ricerca pittorica del tutto personale, incentrata sulla raffigurazione del volto femminile. Attraverso segni neri e frammenti fotografici, Serena Racca si riconduce a figure di donne che hanno lottato e lottano per la propria affermazione identitaria. Renata Raviola ci immerge in un mondo pittorico vivace e fantasioso, ricolmo di suggestioni figurative in metamorfosi continua tra realtà e sogno. Valentina Salvatico dà corpo a immagini essenziali che alludono all’inquinamento e alla sparizione degli animali nell’habitat marino. Alessia Silvano è autrice di scenografie effimere che fungono da supporto ai suoi dipinti raffiguranti composizioni animate da semplici silhouettes bianche o nere di corpi femminili. Le opere di Paolo Turco originano da un orizzonte visivo ambientale, in cui far accadere l’operazione di prelievo di svariate presenze oggettuali fatte poi rifluire in piccoli contenitori di vetro”.
La mostra sarà aperta fino al 25 settembre, il sabato 15-18 e nei festivi 10-12 e 15-18; ingresso libero.