Dronero – Si è rapidamente chiuso nella mattinata di oggi (martedì 13 settembre), davanti alla Corte d’Assise del tribunale di Cuneo presieduta dalla dottoressa Elisabetta Meinardi, il processo a Gabriele Tolosano, 58enne di Dronero che lo scorso 30 marzo soffocò la madre 89enne Olga Aimar che aveva appena cercato di impedirgli di buttarsi dal balcone della casa dove vivevano insieme. Era stato lo stesso Tolosano a chiamare la sorella per confessarle quello che aveva appena fatto e si era successivamente consegnato ai Carabinieri intervenuti sul posto.
La famiglia, pur nella dolorosa perdita, non ha mai fatto venire meno la propria presenza e assistenza, occupandosi delle sue esigenze mediche e legali. All’uomo, in cura fin da giovane per schizofrenia paranoide cronica, i medici hanno riconosciuto un vizio totale di mente dichiarandolo anche socialmente pericoloso; per questo motivo il procuratore della Repubblica Onelio Dodero ha chiesto per lui l’applicazione in via definitiva della misura del ricovero presso una struttura sanitaria. Alla richiesta si è associata la legale dell’imputato, avvocato Susanna Battaglia, la quale chiesto una misura meno afflittiva di quella attuale. La richiesta è stata accolta dalla Corte d’Assise che ha applicato a Tolosano la misura di sicurezza per un periodo non inferiore ai 10 anni, con periodici controlli sulla sua pericolosità sociale.
L’uomo che ora si trova presso una struttura sanitaria a Ceva, associata al Centro di Igiene mentale dell’Asl, dovrà essere trasferito prossimamente in una residenza per l’esecuzione della misura di sicurezza.