Cuneo. Piazza Europa e il suo progetto di parcheggio sotterraneo tornano a infiammare il Consiglio comunale nella seduta di martedì 13 settembre. A far ripiombare al centro della discussione il progetto, che divide la città dal 2016, quando l’Amministrazione decise di candidarlo tra gli interventi del Bando Periferie, l’ordine del giorno presentato da tutta la minoranza, senza Beppe Lauria.
“Abbiamo voluto presentare quest’ordine del giorno unitariamente per sottolineare quanto la questione sia importante per città e cittadini – ha spiegato Ugo Sturlese (Beni comuni) -. La storia di quest’opera è tormentata e complicata e chiediamo alla sindaca e alla giunta di presentare in commissione il progetto definitivo ed esecutivo, in modo da consentirci di raccogliere osservazioni e proposte di modifiche progettuali. In particolare vorremmo trovare una soluzione che limiti l’intervento alla riqualificazione del sagrato della piazza”.
Una posizione che ha trovato la netta contrapposizione della maggioranza, con la richiesta, da parte di Carmelo Noto (Pd) di rinvio in commissione consiliare per approfondire il tema. “Conveniamo che bisogna andare in discussione a discuterne – ha spiegato -, ma non condividiamo le premesse dell’ordine del giorno e quindi non potremmo votare a favore”.
Mozione che ha fatto scoppiare una bagarre di non facile gestione per il Presidente del Consiglio, Marco Vernetti. Ugo Sturlese ha respinto la richiesta parlando di “trucchetti da regolamento”, Giuseppe Lauria ha contestato una proposta “studiata per non andare al voto”, e Giancarlo Boselli ha accusato la maggioranza di “fare questa sceneggiata perché non è in grado di votare compatta. Se andate al voto andate sotto”.
Noto ha respinto “al mittente le accuse di un candidato sindaco nemmeno andato al ballottaggio. Dimostreremo che la maggioranza è unita e compatta più che mai”. Le sue parole sono stata la scintilla che ha fatto alzare ancora di più i toni, in particolare da parte di Lauria (“Se solo chi è arrivato al ballottaggio ha diritto di parola allora siamo veramente alla frutta”) anche nei confronti del presidente del Consiglio (“Deve tutelare le minoranze”), mentre Giancarlo Boselli ha ribadito: “Sturlese con questo ordine del giorno ha scoperto le carte di una maggioranza divisa”.
Il dibattito e i costi
Prima Vincenzo Pellegrino aveva fatto in tempo a prendere la parola per far presente che i costi dell’opera, aggiornati, ammontano a 11,8 milioni. “Alla prossima commissione verrà portato il progetto relativo alla parte interrata, mentre quello relativo al sagrato è ancora da realizzare. Se non facciamo il parcheggio interrato non è che risparmiamo, semplicemente quei soldi non li vedremo per nulla perché il contributo si ha solo se si sistema tutto. Inoltre, dalla vendita del piano -2 portiamo a cassa 5 milioni che sommati ai 3,3 milioni di finanziamento del Bando Periferie, lasciano 3,5 milioni a carico nostro, per cui dovremo fare un mutuo. Lavoriamo insieme per definire e migliorare il progetto relativo al sagrato”.
A ribadire il sostegno all’opera anche Cuneo solidale, con Alessia Deninotti: “Pedonalizzazione del sagrato e piste ciclabili: questa è una soluzione più green che far girare le auto a cercare parcheggio. Dite che portiamo le auto in centro, invece le togliamo. Anche i box garantirebbero ai residenti un parcheggio ed eviterebbero di girare alla ricerca di un posto. Inoltre si potrebbero creare parcheggi e box con ricariche elettriche”.
“Progetto green? Mi sembra solo un’operazione di camouflage per vendere come attuale e sostenibile ciò che invece non lo è” ha controbattuto Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia).
“Siamo convinti di poter bloccare un’opera che riteniamo sbagliata, che non regge neanche dal punto di vista finanziario. I punti deboli c’erano e restano, senza contare l’esplosione dei costi. L’amministrazione dovrebbe raccogliere l’invito dei quartieri, che si sono espressi contro, e di molti cittadini e bloccare il progetto. Non si ferma qui la nostra opposizione, andrà avanti anche in piazza” ha aggiunto Giancarlo Boselli.
L’ordine del giorno non è però arrivato in votazione perché la proposta di rinvio in commissione consiliare di Carmelo Noto è stata accolta con 21 voti favorevoli e 7 contrari. Il documento passerà quindi ora all’esame della commissione consiliare competente.