Cuneo – A scuola senza mascherina. Dopo i mesi estivi, si torna a scuola da lunedì 12 settembre, in presenza, con un sorriso responsabile: dal momento che l’emergenza sanitaria è sotto controllo, si sta procedendo con il ritorno alla normalità e l’abbandono delle norme anti-Covid, che abbiamo imparato a conoscere in questi ultimi anni.
L’Istituto Superiore di Sanità, con i ministeri della Salute e dell’Istruzione e con la Conferenza delle Regioni, ha proposto, per l’inizio dell’anno scolastico 2022/2023, alcune misure standard di prevenzione, modellate sul quadro attuale e che, quindi, potranno essere ridefinite in itinere, in base alla valutazione del rischio e del possibile cambiamento della situazione epidemiologica.
Per il momento, però, possiamo salutare le mascherine, il distanziamento sociale, gli ingressi scaglionati, la misurazione della temperatura corporea, la dad, l’intervallo in classe, la divisione in gruppi stabili per i più piccoli, l’accompagnamento all’ingresso di un solo genitore e, finalmente, si può dire bentornato al compagno di banco.
Sulla mascherina, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha chiarito che: “Alla riapertura delle scuole, non sarà previsto l’obbligo di mascherine. Questo non vuol dire che non possa essere usata”. Si continua a consigliarne l’uso in luoghi chiusi e senza aerazione, soprattutto in autunno ed inverno. La scuola continuerà a mettere a disposizione il gel per le mani e ad assicurare la sanificazione e l’aerazione degli ambienti; inoltre, potranno rientrare in servizio i membri del personale scolastico e i docenti che non sono provvisti di Green Pass.
Restano, tuttavia, alcune accortezze per coloro che hanno la febbre (superiore ai 37.5 gradi) o sono risultati positivi al Covid-test o sono fragili e potrebbero quindi contrarre il virus in forme aggressive. In quest’ultimo caso, i genitori devono comunicare la condizione del loro figlio alla scuola, in forma scritta e documentata, precisando anche le eventuali misure di protezione da attivare, durante la presenza del ragazzo a scuola. Dopodiché, l’istituzione scolastica valuterà la situazione per individuare le opportune misure precauzionali da applicare. L’obiettivo è garantire a tutti i soggetti fragili che, al contrario dei compagni, dovranno indossare la mascherina Ffp2, la presenza in aula in totale sicurezza.
D’ora in poi, la scuola non è più tenuta ad effettuare controlli sullo stato di salute dei ragazzi, ad esempio, misurando la loro temperatura corporea all’ingresso dell’edificio; però, se durante la permanenza in aula, uno studente presenta sintomi indicativi di infezione da Covid-19, deve essere ospitato in un’area isolata, appositamente predisposta, e nel caso si tratti di un minore, è necessario contattare i genitori.
Con l’avvio del nuovo anno scolastico è scaduta quella normativa speciale che garantiva la dad agli studenti positivi al Covid-19 e, quindi, in isolamento domiciliare; così facendo, anche i ragazzi positivi, ma asintomatici, resteranno esclusi dalle attività didattiche. Questo, però, per poco tempo. Infatti cambia anche la durata della quarantena: chi è sempre stato asintomatico o è asintomatico da almeno due giorni riduce l’isolamento a soli 5 giorni (prima erano 7); al termine di tale periodo, continua ad essere necessario il tampone, antigienico o molecolare, negativo. Coloro che, invece, risultano sintomatici dovranno restare in isolamento per 14 giorni (prima erano 21).