Cuneo – “A seguito delle disposizioni emanate dalle autorità competenti in materia di prevenzione e diffusione del Coronavirus, la sala d’attesa rimarrà chiusa”. Nessuna data, nessuna firma. È facile immaginare che il foglio che reca questa dicitura sia appiccicata sulle porte della sala d’attesa della stazione ferroviaria di Cuneo da marzo 2020, quando furono messe in atto le azioni di contrasto all’epidemia. Le luci sono accese giorno e notte, ma le porte sono rigorosamente chiuse, come chiusa è la bocca degli operatori dell’Ufficio dirigenti Movimento, che dicono di non essere autorizzati a parlare e di non poter aprire o chiudere la sala, se non arrivano precise direttive da chi di competenza. Intanto gli utenti del servizio, pendolari e non, sopportano il caldo estivo (e in un anno come questo, vicino ai binari, le temperature non scherzano) e il freddo invernale, riparandosi come possono sotto le tettoie, mentre l’ampia e bella sala d’aspetto resta vuota.