Venasca – L’annunciata manifestazione di protesta delle famiglie dell’Istituto comprensivo di Venasca- Costigliole Saluzzo è confermata: si svolgerà lunedì mattina, 12 settembre, dalle 8. In un documento, i promotori spiegano perché non vogliono che ritorni a guidare la scuola la preside Patrizia Revell. Scrivono: “Durante la sua dirigenza sono state moltissime le problematiche riscontrate tra cui: totale mancanza di comunicazione tra dirigenza e famiglia, le famiglie venivano spesso ignorate nelle loro richieste e molte domande o richieste sono ancora in attesa di una risposta; mancata attivazione di progetti e conseguente perdita di opportunità di crescita per i nostri figli; mancata attivazione del Progetto Scuola Estate; restituzione di fondi di progetti extra e di attività di potenziamento; nel plesso di Costigliole, per quattro settimane, non sono stati attivati i rientri pomeridiani, con una conseguente perdita di ore scuola per i nostri figli; in periodo Covid, nonostante la segnalazione di positività con isolamento, nonostante ripetute richieste, non è stata attivata la DaD per i bambini sottoposti a quarantena; non sono state attivate le supplenze per Covid: gli insegnanti ammalati sono stati spesso sostituiti da colleghi/e di sostegno, togliendo di fatto un diritto ad alcuni bambini; le modalità della DaD sono sempre state oscure ed inaccessibili; molte ore di sostegno durante la DaD sono state decurtate, senza la minima spiegazione”. E ancora: “Non è stata data subito ai bambini con Bisogni Educativi Speciali la possibilità di seguire in presenza le lezioni; alcuni bambini di origine cinese che hanno smesso di frequentare, sono stati abbandonati a loro stessi e bocciati a fine anno, senza che la scuola si attivasse per il loro recupero”. Perciò parte la richiesta “per queste (e molte altre) motivazioni chiediamo che la dirigente Revello venga sollevata dal proprio incarico per chiara e netta ‘incompatibilità territoriale’ con le famiglie degli studenti dell’Istituto Venasca-Costigliole”. Poi l’invito a a partecipare al ‘flash mob’ di protesta contro la riconferma della preside Revello “con striscioni, cartelloni, fischietti e tamburi, per far sentire la nostra voce e chiedere alle istituzioni ed agli organi di stampa una scuola di qualità per i nostri figli”. La manifestazione è autorizzata, essendo stata data la comunicazione alla Questura.