Nella scuola come luogo della “ripetizione del gesto”, che ogni allenamento/apprendimento richiede, c’è qualcosa di rituale.
Il problema è che i riti sono scomparsi dalla società che celebra l’effimero. Non sappiamo più cosa sono né a cosa servono. Cosa c’è di più transitorio infatti dell’atto di “scrollare” le pagine di un social network, un contenuto via l’altro?
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