Busca – Verrà inaugurata sabato 9 luglio alle 17.30 “Manuale minimo. Dialoghi tra matrici e stampe d’arte”, mostra di sette artisti incisori di esperienza internazionale allestita a Casa Francotto di Busca.
Come per l’Homo sapiens agricoltore che vede crescere una piantina proprio dove un seme, tempo addietro, si era infossato nel terreno, così l’artista incisore avverte che il suo pensiero e la sua idea nascono e crescono dal possibile scavo manuale di una matrice, di un luogo piatto, primitivo e iniziale che attende l’intervento di una mano che prepari il terreno per una semina imminente: quella dell’inchiostro.
Ci troviamo ancora in un mondo virtuale, in potenza, che allude o intravede un possibile reale, finché la mano, proprio lei, inizia un movimento: prende il bulino, la sgorbia, un pennello intriso di cera, anche un trapano, una sega, un disco abrasivo e scava. A poco a poco prende origine un graffito anomalo che scrive, tra le altre cose, Help. È la matrice che chiede aiuto.
Nell’incisione classica l’ortodossia prevede che, al termine della tiratura su carta, la matrice venga biffata, cioè distrutta, tagliata, stuprata, resa inservibile per ulteriori future stampe; nel contemporaneo l’attenzione rende giustizia al luogo di partenza, con tutte le tracce del lavoro sporco, della specularità, del peso, dell’ingombro. Quasi una reliquia, un reperto, essa, la matrice, ci riporta al recupero del gesto, delle dita, del polso, del braccio secondo un ordine fisiologico.
E forse non è un caso che la mostra abbia luogo in Casa Francotto, nell’abitazione di un medico che ha sempre privilegiato, nella visita clinica, l’impiego sofisticato dei propri sensi: ascoltare, osservare, percepire gli odori, toccare e avvertire le informazioni con le dita.
Gli artisti presenti in mostra sono coinvolti ciascuno nell’indagine di uno specifico materiale di scavo: Alfredo Bartolomeoli nella xilografia, Susanna Doccioli nella linoleografia, Roberto Gianinetti in cartoni, ferro e altre superfici in rilievo, Mario Lo Coco nella cheramografia, Silvia Sala in plexiglass, forex, Renata Torazzo nei caratteri mobili in legno e Caterina Valentini in calcografia e lamierini.
Curata da Roberto Gianinetti con il testo critico di Massimiliano Muraro, l’esposizione è inserita nella rassegna grandArte 2022 Help – humanity, ecology, liberty, politics e sarà aperta fino al 28 agosto, il sabato e la domenica dalle 16 alle 19, con ingresso libero.