San Michele Mondovì – Un gruppo di quattro monaci buddisti provenienti dall’India ha fatto visita, nei giorni scorsi, al Canile Rifugio 281 a San Michele Mondovì.
L’incontro è stato proposto all’associazione Gea, che gestisce la struttura, dal Collettivo Teatro Selvatico.
I religiosi, accompagnati da numerose persone intervenute per l’occasione, hanno dedicato a tutti i presenti, persone e animali, una lunga meditazione, quindi hanno visitato la struttura, fermandosi presso ogni cane per benedirlo. Si sono, infine, inchinati a Golia, il cane più vecchio del canile, dedicandogli un mantra.
Al termine della giornata le volontarie di Gea hanno omaggiato ai monaci le loro magliette recanti la scritta “Io sono randagio”, perché tutti noi siamo randagi, alla ricerca perpetua di un luogo da chiamare casa, concetto che i monaci buddisti tibetani ben conoscono.
“Abbiamo accolto con piacere l’invito del collettivo Teatro Selvatico – ha dichiarato la presidente di Gea, Estelo Anghilante -. Noi crediamo fortemente in un cambiamento radicale dell’idea di canile, che deve essere un posto aperto alla cittadinanza, uno spazio inclusivo in cui cani e uomini condividono un tratto di strada insieme”.