Cuneese – La morte improvvisa di 50 bovini di razza piemontese avvenuta il 6 agosto a Sommariva Bosco è dovuta all’intossicazione acuta da acido cianidrico, derivata dall’ingestione della “durrina”, presente nelle sole piante giovani – in attivo sviluppo – del sorgo, un genere di pianta della famiglia delle Poaceae o Gramineae. Lo confermano le indagini e gli interventi sui capi condotte dai veterinari dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, dall’Asl Cn2 e da veterinari privati; le analisi sono invece state eseguite dall’IZSPLV in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna.
Il pronto intervento delle equipe composta dal veterinario Istituto piemontese, Stefano Giantin, dal veterinario Asl Cn2, Francesco Acciari, e dai veterinari privati Giovanni Topi, Elena Avedano, Fabio Mascarello e Michele Teobaldi, ha permesso di salvare 25 capi nell’allevamento di Sommariva Bosco; e in serata e nella nottata tra l’11 e il 12 agosto 2022 grazie all’uso di un antidoto 6 in uno di Bra e 5 in un altro di Moretta. Purtroppo, negli stessi allevamenti e per la stessa causa sono morti 4 bovini a Bra e 5 a Moretta.
In tutti i casi, la sostanza tossica era presente in quantità elevata, tale da provocare l’intossicazione fatale ai bovini, soprattutto a causa dello stress idrico, dovuto al grave stato di siccità in cui versa il nostro Paese.
Nelle piante prelevate a Sommariva Bosco, la “durrina” è stata rinvenuta in concentrazione pari allo 0.1% (1.000 ppm – parti per milione). Negli animali deceduti è stata rilevata una concentrazione di acido cianidrico di gran lunga superiore ai 730 ppm, ritenuta tossica per i bovini.