Robilante – “La Cig deve approvare il progetto esecutivo delle varianti di progetto: è un passaggio fondamentale perché permetterà di contrattualizzare con l’impresa le lavorazioni variate e aggiuntive del cantiere in seguito alla tempesta Alex”.
Lo ha affermato Nicola Prisco, commissario straordinario al cantiere del Tenda, rispondendo alla domanda del presidente Massimo Riberi posta nell’incontro urgente convocato il 9 agosto in Unione montana Alpi Marittime per chiarire la necessità o meno della riunione della Commissione intergovernativa per iniziare la sistemazione del versante dell’alta Roya devastato dall’alluvione quasi due anni fa. All’appuntamento in video conferenza con i vertici di Anas e l’assessore regionale Marco Gabusi, erano presenti i sindaci dell’Unione Montana e quelli di Cuneo e di Borgo, Patrizia Manassero e Roberta Robbione.
Il motivo della riunione richiesta al Commissario alle porte del Ferragosto sono state le dichiarazioni rilasciate in un’intervista da Jean Pierre Vassallo relative le varianti di progetto in Val Roya ancora ferme al palo.
Inerzia italiana, secondo il sindaco di Tenda che ritiene che per far partire i lavori del ponte sul rio della Cà e di sistemazione del versante in dissesto idrogeologico non è necessaria la convocazione della Conferenza intergovernativa per il miglioramento dei collegamenti delle Alpi del Sud e questo nonostante le numerose osservazioni di Dreal (emanazione del Ministro della transizione ecologica francese) al progetto inviate ancora a fine luglio dopo estenuanti interlocuzioni dei tecnici italiani (progettisti delle opere) con quelli transalpini. Le dichiarazioni di Vassallo che si sono rivelate una “fake news” e che accusano l’Italia di perdere tempo hanno suscitato la richiesta di chiarimenti al Commissario Prisco e severe reazioni da parte degli amministratori locali.
Il sindaco di Roccavione Germana Avena: “Siamo stufi di veder gettar fango sul nostro paese e di magnificare quello che viene fatto in Francia” e prosegue, rivolgendosi al Commissario: “Vogliamo difendere l’Italia, ma dobbiamo poterlo fare e quindi abbiamo la necessità di essere puntualmente informati, di avere un interlocutore preciso e puntuale per rispondere alle domande dei cittadini e di ricevere da Anas, come richiesto con una lettera, le osservazioni al progetto fatte dai francesi.”
“È chiaro che senza la Cig i lavori sul versante francese non partono – dice Riberi – nonostante le affermazioni del nostro collega di Tenda. Vassallo ha anche detto che se la Cig fosse necessaria i francesi sono pronti a convocarla nell’arco di 48 ore. Bene. Faccia riunire la Conferenza perché non c’è più tempo da perdere”.
L’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi: “Anas sta facendo un sforzo importante per concludere quest’opera ed è bene replicare ai francesi e ricordargli che la loro proposta di costruire delle rotonde agli imbocchi del traforo ci ha fatto perdere qualche mese. Nessuno è più furbo, stiamo tutti lavorando per il collegamento transfrontaliero. Per la Cig noi ci siamo anche a Ferragosto”.
Secondo Prisco la Conferenza intergovernativa italo-francese sarà convocata a breve.
A febbraio 2023 scavo completo del Tenda bis
Lo stato dei lavori, a lunedì 8 di agosto, è stato presentato dall’ing. Nicolò Canepa: “Sul lato Italia abbiamo scavato 1558 metri; ne mancano 161 per arrivare al confine. Sul lato francese il fronte di scavo è a 686 metri. Complessivamente restano da scavare 976 metri. Prevediamo di terminare la perforazione tra gennaio e febbraio 2023. La produzione in Francia è di 4 metri al giorno con l’utilizzo dell’esplosivo; in Italia si scava con il martellone, perché la roccia è friabile e si avanza di circa 1,5 metri al giorno”.
Il cantiere sembra aver ingranato la marcia giusta e l’impresa procede con i rivestimenti della galleria, in particolare in Italia (984 metri), e con la predisposizione dei by-pass di sicurezza tra il Tenda bis e il vecchio tunnel che sarà alesato con le stesse dimensioni della canna parallela.
Il Commissario Prisco ha assicurato che le varianti e aggiunte al progetto rimarranno nella somma disponibile dei 255 milioni. Confermato anche il cronoprogramma: apertura al traffico nel Tenda bis a ottobre 2023 e fine dell’opera entro il 2025.