Borgo San Dalmazzo – “Un momento da segnare nella storia della comunità di Beguda”. Così ha detto il Vescovo di Cuneo, mons. Piero Del Bosco, aprendo questa mattina (domenica 7 agosto) la celebrazione per la consacrazione dell’altare della Cappella dedicata alla Madonna della Neve. È stata anche l’occasione per ricordare i 30 anni dalla benedizione della chiesa (avvenuta nel febbraio 1992) e i 100 anni dalla nascita di don Giovenale Riba (1922-2018), promotore della costruzione della cappella e rettore della stessa per circa 20 anni.
Al centro dell’altare è stata collocata una reliquia di don Mario Ghibaudo (1920-1943), il sacerdote borgarino trucidato dai nazisti a Boves il 19 settembre 1943 mentre cercava di mettere in salvo anziani e persone indifese, di cui si è da poco conclusa la causa di beatificazione.
“Con noi oggi c’è don Giovenale – ha detto il Vescovo – che dal cielo prega con noi e per noi. E c’è don Mario, le cui reliquie sono arrivate questa mattina, un sacerdote di Borgo, che accresce il sentimento di sentirsi un’unica famiglia. Il gesto che compiamo oggi vuole significare questo: siamo qui per andare incontro al Signore e da qui vogliamo partire per portare nel mondo il vangelo”.
Al termine della Messa, il saluto della sindaca Roberta Robbione: “La mitezza di don Riba, che ha lavorato nel silenzio, e il coraggio forte di don Ghibaudo, che ha saputo stare dalla parte dei giusti e mettersi accanto ai giovani, siano di guida per tutti noi, per lavorare insieme per il bene comune”.
A concelebrare con il Vescovo c’erano il parroco don Michele Sanmartino, don Luca Lanave e don Mauro Biodo. La celebrazione è stata animata dai canti della Corale di Beguda diretta da Maria Giraudo.
Al termine è stata inaugurata la mostra che ripercorre i 30 anni di storia della Cappella Nuova e l’opera instancabile di don Riba, con foto, testimonianze, documenti.