Vinadio – È stata inaugurata nel pomeriggio di oggi, venerdì 5 agosto, nelle camere da sparo del Forte Albertino di Vinadio, la mostra “Come una scimmia in un bosco”, del collettivo The Bounty Killart.
In esposizione alcune delle più recenti sculture e installazioni di questi artisti cuneesi e torinesi incentrate sulla rivisitazione ironica del linguaggio classico dell’arte antica, rinascimentale e neoclassica, in combinazione con inserti di oggetti decontestualizzati e che strizzano l’occhio all’immaginario pop della nostra civiltà dei consumi, osservata con sguardo disincantato e sottoposta a critica sociale pungente.
The Bounty Killart è il nome di un collettivo nato nel 2002 a Torino, sui banchi dell’Accademia Albertina di Belle Arti, sotto il quale operano Dionigi Biolatti (Savigliano, 1981), Rocco D’Emilio (Torino, 1981), Gualtiero Jacopo Marchioretto (Torino, 1981) e Marco Orazi (Torino, 1979).
“A Vinadio questi artisti presentano due progetti espositivi – spiega il curatore Enrico Perotto -: da un lato, The wrong side, che ricostruisce la spazialità verticale di una parete su cui ci si addestra per l’arrampicata su roccia e che attraverso l’osservazione delle varie prese in aspetto di piccole riproduzioni di elementi figurativi e architettonici della storia della cultura artistica occidentale, permette al visitatore di immaginare suggestive ipotesi di evasione, suscitate dalla realtà dei tanti muri, sia fisici che mentali, che impongono limiti e definiscono confini culturali e sociali che si vorrebbero invalicabili, a cui, invece, si oppone chi li vuole oltrepassare, sia con lo sguardo che con il corpo. Dall’altro, un’apposita installazione site specific di quattro Veneri di Milo accolte all’interno di piccole piscine gonfiabili multicolori per bambini, il cui titolo Water no get enemy (L’acqua non ha nemici) rinvia all’omonimo brano musicale scritto nel 1975 dal cantante e attivista nigeriano Fela Kuti”.
Sopra la testa le Veneri presentano una goccia d’acqua che scende a ritmi diversi e che piano piano le corroderà, per indicare lo scorrere del tempo, il rapporto tra la natura e l’uomo, tra gli agenti atmosferici ed il mondo.
L’esposizione, parte della rassegna GrandArte Help 2022, sarà visitabile fino al 25 settembre, dal giovedì alla domenica dalle 15,30 alle 18, con ingresso libero.