Cuneo – In Provincia di Cuneo il consumo di suolo ha raggiunto 36.477 ettari di superficie, al secondo posto in Piemonte dopo la Provincia di Torino. È quanto denuncia Coldiretti Cuneo in riferimento al record degli ultimi dieci anni nel consumo di suolo in Italia fotografato dal Rapporto Snpa 2022 dell’Ispra.
Nel Cuneese sono diversi i progetti di infrastrutture che mettono a rischio il suolo agricolo. Uno su tutti, la realizzazione del nuovo plesso ospedaliero a Savigliano, in merito a cui il Presidente Coldiretti di Zona Savigliano Enrico Vassallo e il Segretario di Zona Daniele Caffaro hanno trasmesso una lettera al neo sindaco Antonello Portera e all’assessore Rocco Ferraro per chiedere che nella scelta localizzativa, da effettuare di concerto con la Regione, siano preferite le opzioni che non prevedono il consumo di terreno fertile, fattore produttivo limitato ed indispensabile per l’agricoltura saviglianese.
La situazione della Granda riflette quella nazionale. Nello spazio di una generazione – rimarca Coldiretti Cuneo – è scomparso più di un terreno agricolo su quattro (-28%) seguendo un modello di sviluppo sbagliato che purtroppo non si è ancora arrestato e mette a rischio l’ambiente, la sicurezza dei cittadini e la sovranità alimentare del Paese in un momento difficile. Le aree perse in Italia dal 2012 – sottolinea la Coldiretti – avrebbero garantito la fornitura complessiva di 4 milioni e 150.000 quintali di prodotti agricoli e l’infiltrazione di oltre 360 milioni di metri cubi di acqua di pioggia che ora, scorrendo in superficie, non sono più disponibili per la ricarica delle falde e aggravano la pericolosità idraulica dei nostri territori segnati dal moltiplicarsi di eventi estremi dalla siccità ai violenti temporali.
“La battaglia per fermare il consumo di suolo è una battaglia di civiltà per il futuro del cibo e dell’ambiente a disposizione delle future generazioni. È essenziale difendere oggi il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra puntando a una forma di sovranità alimentare che crei le condizioni perché il Paese diventi autosufficiente nella produzione di cibo” ha commentato il Presidente di Coldiretti Cuneo Enrico Nada nel sottolineare che “occorre accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo, ancora ferma in Senato, che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio”.
Nel frattempo, rimarca il direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu, “occorre accelerare sul bando Agrisolare, che auspichiamo indicherà criteri e tempistiche tali da consentire nel concreto a tutte le aziende interessate di accedere ai sostegni per l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di stalle e cascine: una risposta alla petizione lanciata da Coldiretti Giovani Impresa la scorsa estate a tutela del suolo agricolo”.