Borgo San Dalmazzo – È stata la discussione sul Dup (Documento unico di programmazione) a tenere banco nel consiglio comunale del 28 luglio. Con il Dup ogni amministrazione comunale è chiamata ad esplicitare la propria programmazione pluriennale.
Nel caso di Borgo la giunta ha presentato un documento di oltre 100 pagine, articolato in due sezioni (una strategica e una operativa). Un malloppo che deve avere spaventato più di un consigliere. Non però l’ex sindaco Pierpaolo Varrone che, dai banchi dell’opposizione, lo ha passato al setaccio evidenziandone, con grande scrupolo, quelle che ha indicato come carenze, mancanze, ripetizioni, contraddizioni, vuoti. Varrone ha accusato la giunta di “genericità” e di non avere indicato le priorità da perseguire.
“L’elenco degli interventi – ha risposto la vice sindaca Clelia Imberti – deriva da un confronto tra giunta e responsabili dei servizi. Non abbiamo fissato priorità perché vedremo cosa si può fare in base ai bandi che verranno emanati e ai fondi reperiti”: “Credo che il nostro Dup – ha aggiunto la sindaca Roberta Robbione – abbia tutti i margini per essere migliorato e per essere reso più leggibile ai cittadini”.
Rassicurazioni che non hanno convinto i consiglieri di minoranza. Il documento è stato approvato con 11 voti a favore, 2 astenuti (Giraudo e Bassino) e 2 contrari (Varrone e Giorda).
Dopo la nomina di alcune commissioni previste dalla legge, la seduta è proseguita con la discussione delle interrogazioni. Quattro quelle presentate dal gruppo “Borgo per tutti”: una per sollecitare gli interventi di adeguamento anti sismico degli edifici scolastici, la seconda per chiedere il rifacimento della segnaletica orizzontale delle piste ciclabili cittadine e per garantire spazi a disposizione dei ragazzi nelle aree esterne degli edifici scolastici, la terza per auspicare l’adesione al bando Crc “Nuove energie”.
Con la quarta interrogazione i consiglieri Varrone, Giorda e Basteris chiedevano l’istituzione di una commissione consiliare specifica per discutere i più significativi progetti di riqualificazione urbanistica, dagli interventi sulla caserma alla nuova sistemazione dei campi da calcio. La richiesta è stata respinta dalla giunta. “Gli argomenti – ha spiegato la sindaca – potranno trovare spazio nella commissione permanente per l’urbanistica”.
Su sollecitazione di Marco Bassino (La Torre) si è parlato anche della crisi idrica, con la proposta (accolta) di esaminare la possibilità di recuperare a uso potabile la sorgente dei Camorei, anche per un eventuale potenziamento dell’acquedotto.