Insegnante in pensione, Ezio Briatore nasce a Montaldo Mondovì nel 1940 e risiede a Mondovì Piazza. Si dedica fin da giovanissimo alla pittura, con particolare cura per la xilografia che stampa in proprio su torchio a mano. La sua prima mostra risale al 1963 nella Galleria La Meridiana di Mondovì e da quel momento ha preso parte a numerose collettive e personali, la più recente nel 2012 si è tenuta a Bene Vagienna in Palazzo Rorà a cura dell’Associazione Amici di Bene. Si dedica alla poesia e alla narrativa, anche per l’infanzia. Nel 1996, la Città di Mondovì gli ha conferito il prestigioso riconoscimento cittadino Torre d’Oro per l’Arte. Collabora a periodici e riviste con interventi, ricerche, recensioni e illustrazioni. Dal 1993 è inserito nel Repertorio degli Incisori Italiani (Edit Faenza) che fa capo alla Raccolta Stampe Antiche e Moderne di Bagnacavallo (Ravenna). Nel 2008 è stato chiamato a far parte dell’Associazione Incisori Veneti.Briatore è artista estroso dalla personalità grintosa, che riesce con tratti graffianti ed essenzialità a rendere i diversi temi trattati, spaziando dalle vedute monregalesi e di altri centri ai più diversi soggetti.
Moltissime le personali con inizio nel lontano 1964 fino al 2008. Molti i concorsi a premi vinti, ha collaborato e collabora con illustrazioni, interventi e ricerche a libri, riviste e pubblicazioni varie. La Rai più volte ha mandato in onda suo materiale narrativo e poetico in trasmissioni televisive e radiofoniche. Si occupa di letteratura infantile (due volte premiato e pubblicato al Premio “Andersen – Baia delle Favole”. Ha diretto dal 1998 al 2005 il mensile per bambini e ragazzi “La Bottega di Mastro Ciliegia”, inserito nel settimanale l’Unione Monregalese al quale collabora da molti anni. I protagonisti della xilografia contenuta ne “Il Legno, l’Inchiostro e la Carta” sono rappresentati da tematiche naturali e dalla gente.
I suoi soggetti sono tavole e linoleum incisi con alacrità, costanza e pazienza, con impegno compositivo e ponderata narrazione, con intuizioni limpide e meditate riflessioni. Le sue tavole raccontano un’ideale di vita quotidiana, a contatto con un paesaggio pacato, lontano sia dai grandi rivolgimenti storici, sia dalla rivoluzione che per un’industrializzazione ossessiva e una smodata urbanizzazione ha portato negli ultimi decenni alla scomparsa di un mondo uso a camminare a passo lento e con direzione accertata.
“Non potrà – scrive Sandra Aliotta – non incantarvi il prezioso libro di immagini xilografiche tutte (dodici) di carattere figurativo, di paesaggio, di elementi naturali alcuni apertamente riconoscibili per l’evidenza della località o del simbolo con un’inclinazione un po’ sentimentale ma espressi in un modo un po’ sommario, senza fronzoli, teneramente ruvido come è nelle cose di Ezio. Immagini antiche che vengono rivisitate dall’autore con indicazioni storiche, riferimenti casuali e annotazioni specifiche in tavole xilografiche, consegnate ad un orafo o ad un “doratore” all’antica che imposta il suo lavoro e si dedica a sottolineare un’inquadratura, a rilevare un particolare o sottolineare un segno o un simbolo come un tempo si impegnava a fare il miniaturista, risultato si evidenzia un’opera unica di grande pregio”