Piozzo – Una domenica estiva dedicata alla birra 100% italiana, con un testimonial che ha superato i confini locali e con un riferimento nazionale: domenica 24 luglio il birrificio Baladin ospita un evento con il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini (a destra nella foto) e con il presidente del Consorzio Birra Italiana, il padrone di casa Teo Musso (a sinistra nella foto). Nella giornata verrà “brassata” (cioè prodotta) una birra collaborativa, dall’impegno di 20 mastri birrai da tutta Italia; insieme a loro, una rappresentanza di agricoltori e trasformatori di materie prime agricole, appartenenti al Consorzio Birra Italiana (48 associati tra birrifici artigianali, produttori agricoli e trasformatori di materie prime). Sarà una dimostrazione delle potenzialità della filiera agricola italiana per la produzione di birra artigianale, con ingredienti legati ai vari territori: l’acqua delle Alpi cuneesi e il lievito prodotto a Piozzo, i cereali maltati e crudi da Basilicata, Lombardia, Piemonte, Marche, Toscana, Campania, Umbria, Lazio e ancora spezie particolari come il sommacco e il miele di Sulla dalla Sicilia, scorze di agrumi dalla Puglia, lo zafferano dalla Campania, il mirto dalla Sardegna, la canapa sativa e il coriandolo dalle Marche e luppolo dalle coltivazioni in Piemonte e Lombardia. Una birra “a più mani” e con tanto gusto, chiamata a diventare il simbolo del Consorzio Birra Italiana durante gli eventi per sensibilizzare il pubblico sulla filiera agricola nazionale per la birra artigianale. Alle 18, la presentazione pubblica della birra e il dibattito “Birra & filiera”, con Ettore Prandini.
“Il Consorzio Birra Italiana – spiega il presidente Teo Musso – è nato nel 2019 e ha lo scopo di tutelare la birra artigianale made in Italy favorendo la crescita della filiera agricola nazionale, dal campo alla trasformazione, in modo che tutti i birrifici artigianali italiani possano e utilizzare materie prime nazionali, così da rafforzare un’identità italiana autentica della birra artigianale. Questa birra collaborativa è un esempio concreto di come tutto questo sia possibile”.