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Venerdì 22 novembre 2024

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I dieci parlamentari cuneesi al voto sulla fiducia a Draghi

Oggi il premier al Senato e domani alla Camera per proseguire o per chiudere in anticipo il suo mandato

La Guida - I dieci parlamentari cuneesi al voto sulla fiducia a Draghi

Cuneo – Sono dieci i cuneesi che tra oggi e domani parteciperanno alle votazioni sulla fiducia al governo Draghi. Le comunicazioni del premier sono previste per le 9,30 di questao mercoledì 20 luglio al Senato, a cui seguirà il dibattito e intorno alle 19,30 un voto di fiducia che definirà il futuro del governo, o la definitiva crisi. Sarà la scelta di chi deciderà di votarlo che cambierà le sorti del futuro di Draghi e del suo Governo. Domani sarà la volta della Camera.

Quattro i senatori cuneesi che oggi partecipano al voto: il leghista di Cervere Giorgio Maria Bergesio, che dopo l’incontro con Salvini e i vertici del suo partito “aspetta l’inetrvento di Drgahi”; il senatore di Forza Italia, Marco Perosino, anche sindaco di Priocca che segue la linea del partito; Mino Taricco di Manta per il Partito Democratico in netto appoggio alla continuazione del governo così come  la braidese Emma Bonino nel gruppo Misto con +Europa, tra le propmotrici delle m,anifestazioni pubbliche “Acanti con Draghi”.
Cinque sono invece i deputati cuneesi che aspetteranno il premier domani alla Camera: la parlamentare borgarina Chiara Gribaudo del Pd a favore della continuazione del governo; Monica Ciaburro, anche sindaco di Argentera, per Fratelli d’Italia, che chiedee il voto e gha dichirato un’ingerenza politica le firme dei colleghi sindaci a favore di Draghi; il leghista, anche sindaco di Genola, Flavio Gastaldi, che aspetta la linea che sceglierà Salvini oggi, e il monregalese Enrico Costa, ora in Azione, nettamente schierato pro Draghi; e la cuneese, ma milanese da anni, Laura Ravetto, ex Forza Italia ora finita nella Lega.
Nelle file del governo c’è invece il ministro per le politiche giovanili dei 5 Stelle, la monregalese Fabiana Dadone, fedele a Conte che ha aperto la crisi, ma anche in linea con i suoi compagni dI governo D’Incà e Patuanelli che nonsi sono dimessi ma che oggi, a secon da di come andrà la discussione il voto potrebbero perdere il posto.

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