Roata Rossi – Sulle magliette avevano scritto “Tribülu ma muntu”. E per salire, da Roata Rossi a Sant’Anna di Vinadio sulle selle di tre bici Graziella, hanno faticato tanto. Ma i sorrisi soddisfatti e la bella esperienza vissuta con famigliari e amici hanno ripagato tutti gli sforzi. Loro sono Niccolò Fantino, studente universitario di Scienze motorie ventenne di Vinadio, Manuel Fantino, detto “Tumin”, 20 anni di Santa Croce di Cervasca dipendente “Merlo” e Lorenzo Giuliano, 19 anni di Roata Rossi neo diplomato all’Agraria di Cuneo. “È partito tutto per scherzo, seduti a un tavolo in campeggio a Vinadio – racconta Manuel Fantino –. Siamo partiti alle 23,30 da Roata Rossi e arrivati alle sei meno dieci a Sant’Anna. Chi con fatica e chi meno, ce l’abbiamo fatta tutti, anche grazie alla grande squadra che ci ha supportato per tutto il tragitto. Quando siamo arrivati al santuario, quasi non ci credevamo”.Hanno percorso 62 km in poco più di sei ore e mezza, con un cestino sul portapacchi della bici sul quale si legge “Cuneo-Sant’Anna a tutta canna”, e, quando sono arrivati al santuario più alto d’Europa (2.035 metri), ad accoglierli c’era anche il neo rettore, don Erik Turco, che ha benedetto pellegrini e bici. I dettagli su “La Guida” in edicola il 21 luglio.