Nel cuore di Amanda c’è poco spazio per i buoni sentimenti: ha un conto aperto con l’universo (il marito l’ha lasciata, con l’attuale compagno le cose non funzionano granché, a 50 anni la sua carriera di scrittrice non è mai decollata come sperava…) e, mentre aspetta l’occasione giusta per riscattarsi, insegna in un corso serale di scrittura. Sotto la sua guida, un gruppetto di aspiranti scrittori si esercita nell’arte del delitto perfetto… inventato.
“A noi interessano – spiega ai suoi ‘alunni’ – le motivazioni viscerali e non professionali del crimine. Quindi mai cose come narcotraffico, mafia, ‘ndrangheta, camorra, triade cinese, mala… sono patate bollenti che non avete strumenti per gestire, e soprattutto non ci interessano. A noi interessano invidia, avidità, gelosia, lussuria. In altre parole le emozioni negative che scaldano la narrazione”.
Capitolo dopo capitolo, maestra e allievi si addentreranno nei meccanismi intricati del loro romanzo, ma anche in quelli più insidiosi delle passioni che legano l’un l’altro.
L’irriverente ironia di Rosa Mogliasso torna a colpire in un giallo che ne ha un altro al suo interno. E mentre ci mostra le regole per costruire il più infallibile dei congegni narrativi, si diverte a sabotarlo puntualmente. Fino all’immancabile colpo di scena conclusivo.
Si tratta di un romanzo ironico, divertente, leggero, che va oltre l’etichetta del giallo classico, con un finale a sorpresa.
L’insostenibile simmetria della vendetta
di Rosa Mogliasso
Salani
15 euro