Cuneo – A due settimane dal voto che ha sancito la vittoria di Patrizia Manassero a sindaca di Cuneo, e a una settimana dalla presentazione in consiglio comunale, della giunta non c’è ombra.
Dopo esser saltati gli incontri che avrebbero dovuto portare all’annuncio mercoledì, sono saltati anche i vertici della coalizione Manassero, anche nei giorni successivi e tutto viene rimandato… a data da destinarsi.
Non proprio un bel segno di unità nella coalizione vincente. E, a dire il vero, non proprio una novità. Anche la scelta del candidato sindaco (Patrizia Manassero per il Pd, Luca Serale per Centro per Cuneo, e Alessandro Spedale per Cuneo Solidale Democratica) non era stata proprio una passeggiata con annunci rimandati di settimana in settimana, incontri saltati e infine un accordo tra le quattro forze di maggioranza, che nascondeva però un altro accordo tra le due forze maggiori della maggioranza. Ed è questo il contendere tra i gruppi che hanno portato Manassero alla guida della Città: i posti decisi prima del voto, tra le poltrone in giunta. Un “sacrificio” che dovrebbe fare il Pd perché ha conquistato il sindaco, a vantaggio della lista che, proprio per la candidatura di un sindaco di partito, è quella che più si è messa in gioco e più ha “rischiato” al voto per la sua natura inclusiva civica e non solo che va oltre l’appartenenza politica per favorire l’appartenenza a un progetto politico del capoluogo…
Il risultato è lo stallo attuale che non fa bene alla stabilità in prospettiva dei 5 prossimi anni di governo cittadino. E lunedì 18 luglio è convocato il primo nuovo consiglio comunale con la presentazione del programma del sindaco e la presentazione degli assessori… di quali? e di quanti?