Cuneo -Riduzione dei tempi di produzione e dei tempi di attesa dei pazienti, diminuzione del rischio di errore umano, incremento dello standard di sicurezza nelle preparazioni galeniche, maggiore tracciabilità. Sono i vantaggi che derivano dalla preparazione dei farmaci onco-ematologici con l’introduzione del sistema robotizzato in funzione presso la farmacia dell’Azienda ospedaliera Santa Croce e Carle al 22 luglio 2020. L’apparecchiatura – Apoteca Chemo – ad oggi l’unica in Piemonte in un’azienda pubblica (l’altra è in dotazione a Candiolo), è stata donata dall’Ail (Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma) sezione “Paolo Rubino” di Cuneo in collaborazione con la Fondazione Crc.
Se ne è parlato giovedi 29 giugno in un incontro stampa al quale hanno partecipato il direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Elide Azzan, il direttore sanitario Monica Rebora, il direttore della farmacia ospedaliera Claudia Fruttero, il direttore della ematologia Massimo Massaia, oltre a rappresentanti di Ail e Fondazione Crc.
“È fondamentale la resa dei dati ai portatori di interesse che hanno sostenuto e finanziato l’idea – ha detto la dottoressa Azzan -. Ritengo molto importanti le alleanze con il territorio e ringrazio Fondazione Crc e Ail sezione di Cuneo per aver realizzato una partnership che ha consentito di dare vita a un progetto con ricadute positive su cittadini e operatori.”
Ottimi i risultati ottenuti nei due anni di attività in termini di sicurezza del paziente, ma anche degli operatori, con riduzione dei tempi di attesa e ottimizzazione delle risorse umane.
Dal punto di vista lavorativo sono raddoppiate le postazioni di allestimento e ne è derivata una minore esposizione degli operatori a farmaci citotossici, con minori patologie correlate al sovraccarico degli arti superiori.
“Tra il 2019 e il 2021 i pazienti in trattamento sono passati da 1.466 a 1.712, le terapie gestite con l’automazione sono state complessivamente 8.003 nel primo anno di attività e 8.482 nel secondo. Analizzando i tempi di lavorazione nel percorso tra la validazione del farmacista e la chiusura del pacco per il paziente, nel 2021 il nuovo sistema ha portato a una riduzione di 155 giornate lavorative con il recupero del tempo-lavoro di tre quarti di un tecnico/infermiere”, hanno spiegato Monica Rebora e Claudia Fruttero.
Anna Rubino, presidente dell’Ail: “La nostra associazione vuole stare vicino ai pazienti e questo progetto consente di realizzare l’obiettivo. Siamo orgogliosi del risultato raggiunto e saremo ancora al vostro fianco in futuro per rendere possibile la realizzazione di altri progetti”.