Che il “green” sia oggi diventato un elemento centrale del dibattito sociale è qualcosa che è davanti agli occhi di tutti. E che un qualche cambiamento a livello climatico sia in corso è attestato da elementi la cui evidenza non è in discussione: dalla siccità che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura allo scioglimento graduale dei ghiacciai, e non esclusivamente delle Marittime ma anche di massicci montuosi come quelli del monte Bianco e del monte Rosa; dal numero crescente di fenomeni metereologici come bombe d’aria e tempeste al moltiplicarsi di alluvioni improvvise e devastanti; dalla crescita ormai inesorabile delle temperature al riscaldamento e innalzamento degli oceani. Un quadro complessivo che, sul piano della percezione sociale, tende a far considerare – e a provarlo è l’accento ormai diffusissimo della pubblicità su questo punto – come positivo tutto ciò che è “naturale” e come negativo tutto ciò che in qualche modo sembra non essere in linea con questa specifica situazione.
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